Lunedì 27 aprile abbiamo vissuto una serata speciale con l'Arcivescovo Mario Delpini nell'ambito del percorso #oramiformoacasa che si sta svolgendo in queste settimane. Mettiamo a disposizione la trascrizione degli interventi e il video integrale della serata che ha visto partecipare più di 1400 persone, costantemente collegate in diretta da tutta la Diocesi, più altre migliaia raggiunte sui social.


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Non capita tutti i giorni di poter dialogare con l’Arcivescovo di Milano direttamente da casa.

#kaire è stata una grande assemblea degli oratori “domestica”, una bellissima serata di confronto, per oltre 1400 partecipanti, costantemente collegati in diretta per tutto il tempo, tramite la piattaforma Zoom o seguendo dalla pagina della Fondazione Oratori Milanesi su Facebook (il post ha superato le 15.000 persone raggiunte e quasi 7000 interazioni).

Con grande semplicità, la sera di lunedì 27 aprile, diamo il benvenuto tra di noi a Mons. Mario Delpini, seppur virtualmente, accompagnato a video da alcuni rappresentanti delle comunità educanti dell’oratorio.

 

«Benvenuti a tutti voi. Sto bene, sono un po’ vecchietto – sorride l’Arcivescovo – sono a rischio, non posso andare in giro. La mia idea sarebbe di essere in ogni oratorio, salutare, ascoltare, invece siamo qui con questo strumento “virtuale”, che non so se deriva da “virtù” o da “non reale”, però non pare del tutto irreale, perché ci vediamo, salutiamo, ascoltiamo e quindi saluto tutti: grazie dell’invito!».

 

Una serata speciale, e sorprendente, per interrogarci sulle prospettive del prossimo futuro e valorizzare l’esperienza dell’oratorio in questo tempo.

 

In rappresentanza di tutti coloro che sono collegati, e accanto a lui nei famosi “quadratini” delle videochiamate che ora ci permettono di raggiungere i ragazzi per incontri e saluti e che siamo sempre più abituati ad usare nei nostri oratori, alcuni membri delle comunità educanti degli oratori: Alberto, educatore di ragazzi di terza superiore all’Oratorio San Luigi di Busto Arsizio; Alessio, educatore in oratorio con Aquila e Priscilla e papà di tre bambini con cui in queste settimane vive assieme “h24”; suor Chiara, Figlia di Maria Ausiliatrice, a Busto Arsizio impegnata nella Pastorale Giovanile delle Parrocchie Sant’Edoardo e Santa Croce; don Andrea, coadiutore all’Oratorio San Luigi di Sesto San Giovanni e responsabile della Pastorale Giovanile della città di Sesto San Giovanni; don Gianmaria, coadiutore e responsabile di Pastorale Giovanile per il decanato Primaluna in Valsassina; Sara, educatrice di prima superiore all’Oratorio San Luigi di Sedriano; Silvia, allenatrice di una squadra di pallavolo per ragazzine di quinta elementare all’Oratorio Sacro Cuore di Monza, per la società sportiva Ascot Triante; Silvia, catechista dell’Iniziazione cristiana per ragazzi che per vari motivi iniziano il cammino successivamente agli altri bambini e catechista dei Cresimandi adulti all’Oratorio San Luigi in Bovisa a Milano; Vito, educatore retribuito alla parrocchia Sant’Anselmo da Baggio a Milano.

 

Chiedono una prospettiva per il futuro, dentro questo tempo di prova drammatico, con un affondo sull’Oratorio estivo e su come si potrà immaginare, quest’anno… ma anche come tenere desta la relazione educativa con i ragazzi e allo stesso tempo come mantenere una relazione con Dio, ma anche quale passo della Parola di Dio in questo tempo lo accompagna, più di altri, e, simpaticamente, come avrebbe trascorso un ipotetico periodo in quarantena un giovane Mario Delpini, in quel di Jerago, il paese famoso in Diocesi per quella “J” posta all’inizio e, ora, anche per aver dato i natali proprio all’Arcivescovo di Milano.

 

«Direi che più del solito siamo stati con lui, lo abbiamo potuto ascoltare tutti… poi chi poteva immaginare di vivere una sera in videochat con l’Arcivescovo di Milano? È una cosa “fuori da ogni logica, veramente incredibile. Io mi sentirei di dire solo “grazie”, per quello che l’Arcivescovo ci ha regalato – commenta don Stefano Guidi, sintetizzando l’emozione comune in tutti i partecipanti – per le sue risposte sempre molto calorose, sorridenti, incoraggianti… e sottolineo quel passaggio, proprio bello, sull’oratorio che ascolta i ragazzi, che prima di parlare ascolta: credo che dovremo farne tesoro! Grazie davvero Eccellenza per questo suo regalo».

 

Video completo della serata con l’Arcivescovo

Trascrizione degli interventi (pdf)

 

Una “Storia Bellissima” stiamo costruendo e vivendo, anche se in un modo strano e imprevedibile, e testimonia il nostro sforzo, anche in questo periodo, di stare vicino ai ragazzi. Non ci scoraggiamo di fronte alle difficoltà e troviamo sempre il modo per entrare in relazione con loro…

 

Il percorso #oramiformoacasa per le comunità educanti degli oratori continua, con i prossimi appuntamenti, dopo questo incontro speciale con l’Arcivescovo, martedì 5 maggio con #oraminvento: L’oratorio coinvolge e propone per fare festa in quarantena con il focus su quali eventi online possiamo proporre in questo tempo in cui i ragazzi sono a casa e quali strumenti e quale tipo di partecipazione privilegiare.

Per partecipare ai singoli webinar della formazione online degli oratori è necessario iscriversi tramite il nostro sito per la formazione www.oramiformo.it

 

Quali sono le iniziative che la FOM sta portando avanti? Per la domenica, giorno del Signore, accompagniamo i ragazzi chiedendo loro di pregare, entrando in una dimensione di giorno di festa, attraverso i materiali che forniamo man mano e distribuiamo soprattutto attraverso il nostro canale Telegram (applicazione di comunicazione che si scarica dal playstore dello smartphone e in cui si può ricercare la Fondazione Oratori Milanesi).

Ma ci sono anche gli eventi: dopo il pellegrinaggio virtuale preadolescenti a Roma, aver coinvolto i Cresimandi nel giorno che avrebbe dovuto svolgersi l’Incontro a San Siro, l’appuntamento più importante che ci attende sarà il Pellegrinaggio virtuale ad Assisi per i preado, insieme ai Frati minori di Assisi che apriranno per noi le porte della Porziuncola, domenica 3 maggio, alle ore 21.

 

Stiamo sollecitando intanto a mettersi in gioco anche gli adolescenti, con l’iniziativa #adolucenti. Dopo l’invasione virtuale dei nostri oratori, sui social, con i balli e i canti dell’Oratorio estivo, rievocando il tempo estivo, l’entusiasmo dei nostri animatori viene ora attivato con una nuova sfida attraverso la musica, lanciata venerdì scorso: riscrivere il ritornello, modificandolo, di una canzone per far risuonare con le parole e l’immaginazione il loro desiderio di libertà.

Altre due iniziative importanti che iniziamo a segnalare: stiamo organizzando una Notte bianca della fede per gli adolescenti, virtuale, ma spiritualmente profonda, che vorremmo realizzare tra il 9 e il 10 di maggio e di cui daremo maggiori informazioni prossimamente.

 

Gli animatori saranno anche coinvolti in serate di animazione e preparazione di quella che sarà l’estate, per la quale rassicuriamo… dobbiamo avere pazienza ma siamo al lavoro per prepararla e renderla bella e significativa per tutti i ragazzi dei nostri oratori!

 

«Siamo contentissimi, perché ci siamo sentiti a casa, ci siamo sentiti proprio accolti», aggiunge don Stefano Guidi riguardo l’incontro della serata con l’Arcivescovo. Una sensazione intensa e non perché lo eravamo, a casa, a causa dell’emergenza sanitaria, ma perché ci siamo sentiti a nostro agio, grazie al tempo prezioso che ci ha dedicato, agli stimoli e alle parole importanti che ci ha rivolto, con il sorriso, pur affrontando tematiche complesse e profonde.

 

Al termine dell’incontro, prima della preghiera, l’Arcivescovo ci confida una questione che lui ha molto a cuore e che chiede di fare, la mattina successiva (ma perché non rifletterci ogni giorno?): «Vorrei che quando vi svegliate (alle ore 7.27, ma anche 28/29 o 30) pensiate questo, come faccio a rendere contento qualcuno in questa giornata?»

Un impegno che ci provoca, affinché alla sera, qualcuno, grazie a noi, possa sentirsi più felice.

Parola data?

 

 

 

 

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