Abbiamo vissuto una bellissima esperienza. Ha segnato davvero l'inizio di un nuovo cammino per i ragazzi che vi hanno partecipato. Domenica 15 settembre si è svolto al Sacro Monte di Varese il Cammino degli inizi 2019.


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Il Cammino degli inizi promette bene. Potrà diventare una tradizione della Chiesa ambrosiana? Lo vedremo strada facendo. Intanto questa prima volta ha lasciato certamente il segno nei ragazzi che hanno partecipato: si sono lasciati coinvolgere e hanno salito il Sacro Monte di Varese, consapevoli che per loro qualcosa sta cambiando. È l’ingresso nel mondo dei preadolescenti. Che noi vorremmo sia accompagnato dalla comunità cristiana, attraverso l’esperienza dell’oratorio.

 

Per questo ci è sembrato importante porre il Cammino all’“inizio di tutto”, il 15 settembre, a pochi giorni dal primo giorno di scuola ad esempio, perché potesse essere un forte gesto di Chiesa, che dicesse della cura che la Diocesi di Milano vuole confermare per ciascuno ad ogni stagione della vita, soprattutto verso i più piccoli. Abbiamo celebrato un “rito di passaggio” che crediamo possa scandire al momento giusto una tappa fondamentale della vita, quella della fine della Iniziazione cristiana, collocata fra il termine della scuola primaria e l’inizio della scuola media, secondo l’itinerario di fede “Con Te!” che è ormai consolidato nelle nostre comunità.

 

A dare ai ragazzi il segno di questo passaggio così importante e delicato c’era S.E. Mons. Franco Agnesi, Vicario generale, che è andato a piedi su e giù per il Sacro Monte mentre i ragazzi salivano, attendendoli poi in alto presso la XIV cappella, intrattenendosi con loro, chiedendone la provenienza e facendo con loro le foto di rito.

 

Domenica scorsa c’erano con i gruppi di ragazzi educatori, preti, religiose, anche catechiste e genitori e animatori, molti ancora con la maglietta ufficiale dell’Oratorio estivo.

Sono loro che hanno guidato per i propri gruppi i gesti e la preghiera, con quella familiarità che è propria di chi conosce tutti per nome e sa che cosa dire e che cosa proporre. Questo è un aspetto bello del salire il Sacro Monte, secondo una formula che abbiamo voluto testare con i ragazzi di prima media e che ci sembra funzionare anche per loro, rivisitata a misura di chi ha 10, 11 o 12 anni. Hanno saputo mettersi in gioco, anche recitando le decine del rosario che ha scandito le diverse tappe, visto che la Beata Vergine Maria è la padrona di casa al Sacro Monte. Le tappe erano orientate dalla Parola di Dio e in particolare da alcuni brani della lettera di san Paolo ai Filippesi, indicata dall’Arcivescovo come il riferimento di questo anno pastorale 2019-2020.

 

Il Cammino degli inizi ha anticipato anche i temi della Festa dell’Oratorio, proponendo ai ragazzi l’icona biblica di Filippesi 3, 1.8.10-17 e presentando nelle tappe tanto della proposta “Ora corri”, con gesti simbolici, come quello di fare un pezzo di salita di corsa, provando la giusta fatica o di mettersi in ginocchio davanti alla cappella della crocifissione prendendo alla lettera quanto san Paolo dice ai Filippesi: “nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi”.

La disponibilità dei ragazzi ci è sembrata totale, come anche la “sorpresa” di dover salire così tanto, visto che la maggior parte dei partecipanti, anche fra i genitori presenti, non era mai stata al Sacro Monte di Varese e non aveva avuto modo di sperimentare la bellezza di questa “via sacra”, anche curiosando fra le finestre delle cappelle nella visione del ciclo scultoreo sui misteri del rosario.

 

E in alto, lungo l’ultima salita, l’animazione e la festa, secondo lo stile oratoriano, che ha visto i ragazzi partecipare con il lancio dei foulard e le ola, composte man mano che tutti i gruppi arrivavano.

 

La preghiera semplice di “mandato” presieduta dal Vescovo Franco Agnesi è stata il segno del cambio di passo che viene chiesto ai ragazzi dopo la Cresima. Queste alcune delle sue parole: “Oggi abbiamo scoperto che si può venire alla luce anche in altri momenti della vita. Quando ad esempio ci sentiamo chiamati per nome, con affetto, a ricever il dono dello Spirito Santo, il giorno della Cresima. Oggi siete venuti alla luce perché avete accolto l’invito di camminare nel gruppo preadolescenti e di camminare insieme. Il volto può essere a volte rabbuiato perché ci sentiamo soli o perché abbiamo pensato che bastavamo a noi stessi o abbiamo fatto male a qualcuno. Ma possiamo venire alla luce… Voi potrete conoscere meglio il Signore Gesù. Potrete scoprire che Lui ci fa persino correre, sapendo che c’è una meta grande. La meta nella quale nessuno di noi si perderà mai, che saremo sempre voluti bene e che anche la morte è vinta dall’amore di Gesù. Rimanete in questa luce”.


Video dell’intervento completo di S.E. Mons. Franco Agnesi

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