La quinta settimana di Oratorio estivo ci permette di completare il "rosone" dei santi e dei beati che hanno accompagnato la proposta di questa Estate, autentici "artisti" che hanno fatto della loro vita un "capolavoro", anzi un vero "talento" da far circolare nell'amore che si fa vocazione. Stiamo conoscendo l'esperienza di Pier Giorgio Frassati che alla fine di questa Bella Storia! è invito a "spiccare il volo".


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Madre Teresa di Calcutta, una vita dedicata per gli ultimi degli ultimi; poi Gianna Beretta Molla, medico, moglie e madre, fino al suo sacrificio in nome della vita; Padre Pino Puglisi, che insegnava ai ragazzi di Brancaccio la gratuità dell’amore; Francesca Saverio Cabrini, religiosa e missionaria che portò assistenza negli Stati Uniti agli immigrati italiani; fino a Pier Giorgio Frassati

 

Ecco i cinque santi e beati che ci hanno accompagnato nella Bella storia di questa estate, settimana dopo settimana. Non santi idealizzati e lontani, come nelle immagini che a volte li ritraggono. Ma testimoni autentici che hanno saputo vivere sulla loro pelle che cosa significa ricevere il talento, trafficarlo, restituirlo, attendere un riscontro sull’operato, partecipare alla gioia. Non sono stati esenti da difficoltà, anzi, le hanno attraversate con coraggio, e hanno saputo vivere problematiche e gioie con profonda fede. Come gli artisti, con gli strumenti semplici che erano, ragazzi, donne, uomini, hanno saputo essere pienamente se stessi, e così testimoniarlo agli altri, nel servizio, nell’amore, nella carità, rendendo la loro vita capolavoro e, di riflesso, migliorando anche quella di chi incontravano. Ancora ci interpellano…

 

Così la Bella storia di Pier Giorgio Frassati, il giovane che va a completare il “rosone dei santi” di questo Oratorio estivo 2019.

Non un supereroe, ma lo sguardo sincero e il sorriso dolce di un ragazzo “normale”, di quello che, se non fosse dei primi anni del ‘900, potrebbe assomigliare a un educatore di uno dei nostri Oratori estivi, poco più che ventenne.

 

«All’Oratorio San Gaspare Bertoni, a Milano – racconta padre Matthieu Silué –  abbiamo sperimentato la bellezza di essere accompagnati ogni giorno dalle storie di sante e santi, veri modelli di amicizia con il Signore. Ciascuno di loro ha insegnato a noi, grandi e piccini, a scoprire come i nostri talenti possano diventare strumenti preziosi per scrivere con Dio la nostra Bella storia! Nella quinta settimana stiamo scoprendo la vita di Pier Giorgio. Avviciniamo i più piccoli a queste storie speciali, loro ne rimangono incuriositi e pongono molte domande. Nel racconto di martedì, seguendo il libretto per la preghiera, i ragazzi hanno ascoltato che Pier Giorgio, sovente, rinunciava al tram e andava a piedi, per spostarsi nella città di Torino, così da offrire la possibilità di utilizzarlo a chi aveva più bisogno». Questo ci fa riflettere sulla realtà di tutti i giorni. Come posso io vivere questo? «Innanzitutto cercando di essere fedele al piccolo impegno del giorno, proposto in oratorio».

Comprendono così che ogni giorno è l’occasione per compiere qualcosa di buono.

 

All’Oratorio San Domenico Savio di Clivio nella Valceresio (Zona pastorale II), Comunità Sant’Elia di Viggiù, Bareggia, Clivio, Saltrio, hanno stampato e disseminato in diversi punti dell’oratorio immagini di santi e beati, che sono andati poi a completare il rosone, oltre a un grande arco con la scritta “Bella storia!”, sostenuto ai lati da due colonne, nello stile dell’Accademia artistica. La preghiera animata, al mattino, con la scenetta e il racconto della vita dei santi è il momento che riesce a catalizzare l’attenzione di tutti. Filippo, il responsabile dell’oratorio, racconta come hanno cercato di «riavvicinare il tema della fede e della santità alla vita quotidiana, dando un significato particolare al talento».

 

Anche don Gianmaria Manzotti, all’Oratorio Bruno Colombo di Pasturo, vera “palestra di vita” come definisce lui l’esperienza dell’Oratorio anche in Valsassina nella Comunità pastorale Maria Regina dei Monti (decanato Primaluna, Zona pastorale III) assicura che ognuno è cresciuto, e si è scritta insieme una Bella storia, con chi è più piccolo fino a chi è più grande, dagli animatori agli adulti che si son resi disponibili per i tanti servizi (bar, pulizie, aiuto nei laboratori): «Ogni fascia d’età può crescere grazie all’oratorio e in questa storia sono state fondamentali le parabole raccontate, l’esempio dei testimoni… il tema della vocazione, che ci invita tutti alla santità».

 

La musica degli inni dell’Oratorio estivo 2019 risuona ancora, per iniziare la giornata, anche nella quinta settimana dell’Oratorio Don Vittorio Branca a Cerro Maggiore (decanato di Legnano, Zona IV). Nicholas Lodigiani ha solo 18 anni ma ha le idee chiare in testa ed è uno dei “coordinatori degli animatori”: «In questa settimana don Davide Mobiglia ha introdotto il tema di Pier Giorgio con una lettura del brano del Vangelo, poi viene letto un piccolo brano che narra la Bella storia del santo. Essendo circa 70 animatori (tra di noi un bellissimo rapporto, di amicizia sincera, ma anche con i ragazzi) ci siamo divisi in commissioni. Alcune ragazze si sono occupate delle decorazioni, utilizzando colori diversi a seconda delle settimane e ambientando così l’oratorio, in particolare richiamando la vita dei santi, per aiutare tutti a conoscerli e a capire l’importanza delle loro storie».

 

All’Oratorio San Giovanni Bosco di Giussano (Zona pastorale V), don Giacomo Prandi racconta la bellezza di aver avuto un prete novello, don Luca Longoni, 33 anni, giovane originario di Giussano, per un momento di festa celebrato insieme con i ragazzi e la Comunità pastorale. «Come non ricordare la gioia, lo stare insieme, il mettersi a servizio di tutti i giorni di Oratorio estivo. Il Signore ci dà talenti da non sotterrare ma da mettere in gioco, trafficandoli per gli altri. Così hanno fatto i santi-artisti che ci hanno accompagnato».

 

A Pozzuolo Martesana (decanato di Melzo, Zona VI), all’Oratorio San Luigi, i santi sono resi visibili anche così, portando le loro immagini all’offertorio, nella S. Messa settimanale, oltre che drammatizzando la storia. Ecco come vivere il talento, che veniva presentato, secondo lo spunto educativo, ogni venerdì, e sviluppato con un’attività. La vocazione è donare il proprio talento agli altri, con la consapevolezza che Dio è al nostro fianco. E questa sicurezza ti dà la forza di compiere imprese che appaiono impossibili… «e vedi animatori, ragazzi delle superiori, impegnati per davvero a dare il meglio, la loro passione nell’organizzare un gioco e far vivere una bella giornata ai ragazzi».

 

Don Lorenzo Motta, presso l’Oratorio della Parrocchia Maria Regina di Valera di Varedo (Zona pastorale VII), non nasconde la fatica, ma insieme lo stupore per l’unicità dell’esperienza dell’Oratorio estivo, che ogni anno offre ai ragazzi un’opportunità grande. «La proposta, molto ricca, ha reso inaspettatamente attenti i preado sul racconto dei santi… Per coinvolgere i ragazzi ogni giorno ho proposto inoltre degli spezzoni di film che andavano a lanciare la giornata».

 

Il giovane Pier Giorgio Frassati. Con il suo sorriso, la sua fede, la sua attenzione ad ogni essere umano, la sua dedizione alla preghiera… come una fotografia, moderna, perfetta, focalizzata su ciò che è davvero importante. Esempio proposto ai ragazzi in questa quinta settimana vissuta un po’ negli oratori e un po’, o forse soprattutto, già in montagna e in campeggio.

Pier Giorgio, anch’esso appassionato di montagna, possa essere davvero vicino ad ogni ragazzo, aiutando ad indicare in alto l’orizzonte di una meta mai raggiunta completamente ma sempre faticosamente cercata di una vita donata per gli altri. “E sarà una Bella storia… se ti fiderai di Lui”.

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