In S. Ambrogio e in Duomo il Cardinale Angelo Scola ha incontrato i 18-19enni e i giovani della Diocesi di Milano


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Info generali   –   Il tema della Veglia in Duomo   –   L’immagine del manifesto e il testo della Veglia in Duomo

INFO GENERALI

La celebrazione della Redditio Symboli è articolata in due momenti: uno pomeridiano ed uno serale.

Il primo si tiene nella Basilica di Sant’Ambrogio ed è incentrato sulla celebrazione dei vesperi e in particolare sulla consegna della Regola di vita nelle mani dell’Arcivescovo da parte dei diciannovenni che concludono il cammino biennale e passano così al gruppo giovani. Sono accompagnati in questo gesto dai loro educatori e dai diciottenni che iniziano ufficialmente l’itinerario spirituale che li porterà a scrivere a loro volta la Regola di vita.

Il secondo, in Duomo, consiste in una veglia di preghiera alla quale alla presenza dell’Arcivescovo partecipano non solo i diciottenni e i diciannovenni, ma anche i giovani della Diocesi; in questo modo prende ufficialmente il via a livello giovanile il nuovo anno pastorale.

Quest’anno la Redditio sarà l’occasione per riflettere intorno al tema dell’anno pastorale: «Il campo è il mondo».

Data della Veglia: 04 ottobre 2013

In due momenti:
– Ore 17.00, Basilica di S. Ambrogio per i 18/19enni (vesperi, consegna della Regola di vita e intervento del Cardinale);
Per partecipare alla Redditio in S. Ambrogio chiediamo gentilmente agli educatori di compilare entro il 3 ottobre il seguente modulo online.

– Ore 20.45, Duomo di Milano per i 18/19enni e per tutti i giovani (veglia di preghiera alla presenza del Cardinale)
La Veglia in Duomo verrà trasmessa in diretta da Telenova News, Radio Mater e dal portale Chiesadimilano.it

IL TEMA DELLA VEGLIA IN DUOMO

La preghiera, nella veglia della Redditio Symboli, si muove tra le righe della parabola del buon seme e della zizzania (Mt 13, 24-30.36-43), che costituisce l’icona del cammino pastorale della nostra Diocesi. Una Parola, quella di Dio, che ci insegna a “stare al mondo”. Quante volte, da piccoli, ci siamo sentiti dire: “Devi imparare a stare al mondo!”? A volte era un rimprovero, altre volte l’esortazione a non farsi scoraggiare da una delusione o a sostenere una sfida. Non basta però imparare a stare al mondo, sapendo che oggi, per un giovane, non è affatto facile: si tratta di imparare a starci da cristiano.

Ecco dunque le tappe che scandiscono il ritmo della veglia: innanzitutto riconoscere e ringraziare il Signore nella lode per l’abbondanza di seme buono che lui ha sparso nei solchi del nostro tempo e della nostra vita. Lui stesso è il seminatore nel campo del mondo che gli appartiene e gli sta a cuore. Il seme che ha sparso è luce che rischiara il futuro ed è profumo che riempie la quotidianità. Il cristiano, anche nel tempo della prova, sa riconoscere che il seme buono continua a crescere e a portare frutto e che questo seme va coltivato con cura. Il cristiano non cede al pessimismo e alla rassegnazione, non si chiude in se stesso a riccio, non molla tutto perché intorno vede zizzania. Crescono anche molte spighe, in ciascuno di noi e attorno a noi, e nel loro nome val la pena stare nel campo.

Un secondo passaggio ci pone poi di fronte alla zizzania che c’è e che non si può fingere di non vedere: oggi questa pianta grama e insidiosa prende molti nomi concreti. Si avvolge attorno alle radici del nostro impegno e dei nostri propositi e minaccia le dimensioni principali della nostra esistenza: il lavoro (e lo studio), gli affetti, il riposo (e la preghiera).

Da ultimo, dopo il riconoscimento grato per il buon seme ed il discernimento sapiente di fronte alla zizzania, vi sono il coraggio di stare nel campo trovando la propria strada per il domani, senza ansie e senza paure, e la determinazione a stare in questo mondo con la forza profetica di tracciare linee di incontro e di tessere reti di comunione.

La consegna della regola di vita ed il rinnovo del proposito di camminare in questo anno secondo il vangelo di Gesù diventano così un ritrovare entusiasmo e speranza interiore, voglia di camminare insieme, impegno per un mondo dal futuro promettente.

L’IMMAGINE DEL MANIFESTO E IL TESTO DELLA VEGLIA IN DUOMO

Continuiamo, attraverso le immagini scelte per le veglie, a valorizzare il patrimonio artistico contenuto nel Nuovo Evangeliario Ambrosiano, donato dal Cardinale Dionigi Tettamanzi a tutte le parrocchie.

La scelta dell’opera per illustrare il primo appuntamento dei giovani, la Redditio Symboli, viene dal tema della veglia: “Il campo è il mondo”; questo slogan raccoglie anche tutto il cammino del prossimo anno pastorale.

L’artista è Nicola de Maria, riconoscibile per l’acceso cromatismo, i colori squillanti e pieni di vita, un cosmo abitato da immagini di giocosa fantasia, quasi sogni di un bambino. Le sue tele non sono di carattere descrittivo, ma evocativo; suggeriscono, alludono.

Ecco allora l’irrompere nella notte di una luce sfolgorante, un annuncio inaudito: “Oggi è nato per voi il Salvatore!” Questo annuncio risuona in un campo,
il campo verde dei pastori. Da quell’istante la terra è abitata dal Verbo: il campo è il mondo che accoglie e riconosce la presenza di Dio.

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