La sezione sport si arricchisce di una collaborazione stabile con l'obiettivo di promuovere nuovi progetti. In collaborazione con don Alessio Albertini, Paolo Bruni è la risorsa "in campo" che lavorerà per lo sport in oratorio, in sinergia con CSI e altri enti di promozione sportiva.


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Spinti dal nuovo Documento “sulla prospettiva cristiana dello sport e della persona umana”, realizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e pubblicato il 1° giugno scorso, comprendiamo come l’oratorio si confermi luogo privilegiato per l’alleanza fra Chiesa e Sport.

 

Intendiamo rafforzare la pastorale dello sport nella nostra Diocesi, puntare sull’importanza dello sport in oratorio, sul ruolo determinante delle società sportive e sulla sinergia e collaborazione essenziale fra Servizio Oratorio e Sport, Fondazione Oratori Milanesi e CSI (Centro Sportivo Italiano) e altri enti di promozione sportiva.

 

Per tutto questo vogliamo investire su risorse e persone.

 

Innanzitutto la Sezione Sport del nostro Servizio diocesano si arricchisce di una collaborazione stabile, che sarà presente costantemente nei nostri uffici di via Sant’Antonio 5 e risponderà alla mail sport@diocesi.milano.it

 

In collaborazione con don Alessio Albertini, sarà attivo Paolo Bruni, pedagogista impegnato da anni nella pastorale giovanile, collaboratore e consulente della Fom, che da settembre presterà il suo servizio educativo “in pianta stabile” presso la Sezione Sport del Servizio per l’Oratorio e lo Sport.

 

 

Impariamo sempre più a leggere l’esperienza sportiva alla luce della bellezza e dell’unicità di ogni persona che, attraverso i suoi talenti e riconoscendo i suoi limiti, supera se stessa e i propri egoismi e fa esplodere tutte le potenzialità di bene all’interno di un cammino di crescita e di sviluppo integrale di sé e del senso della propria vita.

 

Sappiamo che in tante realtà oratoriane si vive già lo sport come valore educativo e strumento di crescita integrale e di relazioni positive e costruttive: «Lo sport crea empatia e aggrega le persone provenienti da qualsiasi percorso di vita, generando una cultura dell’incontro. Esso deve fuggire dalla “cultura dello scarto” e essere accessibile, accogliente e inclusivo. Lo sport deve inoltre garantire l’integrazione delle persone con disabilità. “Che tutti giochino, non solo i più bravi, ma tutti, con i pregi e i limiti che ognuno ha, anzi, privilegiando i più svantaggiati, come faceva Gesù”. In questo modo, “l’attività sportiva diventa autentico servizio alla crescita della comunità”» (dal Documento “Dare il meglio di sé”, 5.5).

 

Integrando di nuove risorse la Sezione Sport, in termini di personale, di potenziali collaborazioni e di realizzazione di progetti innovativi, intendiamo rendere questo stile un patrimonio di tutti gli oratori, aiutando, con una progettualità e una consulenza stabili, esperienze e possibilità e rilanciando e migliorando le sperimentazioni che in questi ultimi anni abbiamo già messo in campo (Oralimpics, gli SportCamp, ecc.).

 

Il nostro intento è di far sentire lo sport di casa in oratorio e l’oratorio capace di rendere lo sport uno strumento pastorale al servizio del Vangelo.

 

Ci impegniamo a mettere a disposizione dei nostri oratori anche dei  percorsi dove sport e catechesi si intreccino, dove i ragazzi possano vivere esperienze integrali e possano essere accompagnati con competenza e lucidità alla scoperta della bellezza del Vangelo, anche tramite lo sport, dove l’inclusività diventi non uno dei tanti esercizi ma attuazione quotidiana di uno spirito e di un progetto.

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