Dal 21 al 24 aprile, presso il monastero benedettino di Camaldoli (AR), si sono tenuti gli “Stati generali della F.U.C.I.”, durante i quali i fucini provenienti da tutta Italia hanno riflettuto sull’esperienza formativa degli universitari nella sua dimensione integrale e hanno approvato la loro nuova Proposta Formativa dal titolo "Formare cercatori di Dio, coscienze intelligenti di membra profetiche"

A cura della F.U.C.I. della Diocesi di Milano

Stati generali F.U.C.I. 2023 (3) - Sito
I fucini di Milano

“La contemporaneità solleva questioni a cui i giovani universitari non possono sottrarsi. Queste nuove domande non richiedono solo un cambiamento contenutistico, ma esigono anche un nuovo approccio metodologico. La F.U.C.I. crede con convinzione che i giovani, la cui voce resta troppo spesso inascoltata, possano essere responsabili protagonisti di un presente da ripensare e ricostruire”.

Con queste parole, nell’agosto del 2021, abbiamo scelto di avviare un processo coraggioso, un percorso di Ripensamento della nostra Federazione, che ora è giunto ad un passaggio cruciale. Dal 21 al 24 aprile, quasi due anni dopo, ci siamo ritrovati nel monastero benedettino di Camaldoli (AR), per gli “Stati generali della F.U.C.I.”. Anziché approfondire una questione di attualità in modalità interdisciplinare con il tradizionale Congresso Nazionale, quest’anno abbiamo scelto di riflettere sull’esperienza formativa degli universitari nella sua dimensione integrale. Vogliamo ascoltare l’esigenza di ricerca spirituale, di tensione convergente tra la crescita personale e comunitaria, di contribuzione attiva alla dimensione ecclesiale e sociale, che ci fa essere “Cercatori di Dio” in maniera più o meno consapevole, in questo tempo. Pertanto, abbiamo chiesto il contributo del prof. Luigino Bruni, studioso di economia e di organizzazioni a movente ideale. “I cercatori di Dio nel cristianesimo sono anche e prima di tutto cercatori di uomini: degli esclusi, dei poveri, degli scartati” ha esordito il professore, ricordandoci che “la povertà è un luogo teofanico”. Inoltre, ci ha invitato a non dimenticarci che “cercare Dio è sempre cercare l’uomo. In fondo, la Bibbia è la storia di un incontro tra l’uomo che cerca Dio e Dio che cerca l’uomo”.

In piena comunione con il cammino che la Chiesa italiana e universale sta vivendo in questi anni, anche noi abbiamo fatto esercizio di sinodalità e raggiunto i frutti qui sintetizzati attraverso un processo di discernimento comune, che ha dato a ciascuno spazio di espressione personale. Convinti che il dialogo tra le varie realtà dei nostri gruppi, l’approfondimento culturale e la riflessione spirituale fossero la via per cercare con “coscienze intelligenti” nella realtà una via possibile di risposta a queste provocazioni, abbiamo sostenuto questo cammino di ripensamento fino a questa tappa fondamentale, l’approvazione della Proposta Formativa della F.U.C.I., dal titolo “Formare cercatori di Dio, coscienze intelligenti di membra profetiche”.

“I giorni a Camaldoli sono stati un tempo particolarmente arricchente e fecondo” racconta Federico Vivaldelli, presidente diocesano della F.U.C.I. di Milano. “Ho fatto esperienza della bellezza e della difficoltà di confrontarmi con gli altri, di vivere appieno le relazioni anche nei momenti di incomprensione, scommettendo sulla fraternità come chiave per superare le tensioni. Ci siamo riscoperti comunità. Comunità desiderosa di vivere, di incontrare e raccontare alla Chiesa e all’Università la bellezza e le potenzialità della nostra esperienza. Quando si vive un tempo di gioia e amicizia come i giorni a Camaldoli, non si può non voler condividere con gli altri quanto sperimentato. La sfida, ora, è mettere in campo gli strumenti più adatti per comunicare e concretizzare la nostra Proposta Formativa”.

Ed è proprio da qui che vogliamo ripartire, come “membra profetiche”: abitando quotidianamente le Università, sentiamo che il desiderio di ricerca e la volontà di cambiamento che ci stanno guidando sono condivisi da tanti nostri coetanei. Inoltre, crediamo che le istanze che sottolineiamo, le proposte che facciamo e le sensibilità a cui diamo voce in questa Proposta Formativa interpellino tutte le agenzie formative che hanno a cuore l’accompagnamento dei giovani – in particolare gli universitari – di tutta Italia. Pertanto, vogliamo continuare il percorso di ripensamento coltivando questi semi perché sboccino in azioni educative che portino frutto: persone integralmente formate, che contribuiscano attivamente alla vita dell’Università, della società, della Chiesa di oggi e di domani.

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