Sirio 26-29 marzo 2024
Share

29 giugno

“Voces” tra le trincee della Grande Guerra

Il Festival della musica e della cultura tradizionale e antica fa tappa a Sueglio in Valvarrone

23 Giugno 2013

Anche quest’anno il Festival Voces dedica un’intera giornata, sabato 29 giugno, a una delle valli più belle del territorio di Lecco: la Valvarrone. È la terza tappa del Festival della musica e della cultura tradizionale e antica, promosso da Sviluppo Non Profit e Res Musica-Centro ricerca e promozione musicale e realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, Provincia di Lecco e Comunità Montana Valsassina. L’iniziativa è sostenuta dall’Unione dei Comuni della Valvarrone e vede l’importante contributo di Banca della Valsassina e Acel Service.

Intensa e densa significato storico, la giornata avrà inizio a Sueglio alle 11, presso la chiesa di S. Bernardino, con una prima tappa dedicata a “Sante Immagini”, con Visita guidata e momento musicale. L’oratorio di San Bernardino contiene le statue dei santi venerati nella Valle e proprio nel mondo della religiosità popolare ci condurranno il cantastorie Raffaele Nobile e i Cantori della Valvarrone.

Dopo pranzo il ritrovo è previsto alle 15.30 presso la piazza del Comune di Sueglio. Con una piacevole passeggiata immersa nella natura sarà possibile raggiungere le Caserme di Vestreno, dove si proseguirà lungo un percorso guidato fra trincee e postazioni militari facenti parte della Frontiere del Nord o Linea Cadorna, il sistema di fortificazioni realizzato lungo l’arco alpino fra il 1916 e il 1918. Recentemente ricuperate, si ammirano intatte in stupende posizioni panoramiche fra il lago e le montagne.

In questo contesto naturale va in scena alle 17.45 lo spettacolo La Grande Guerra meschina – Storie e canzoni della Prima Guerra Mondiale. Un “teatro musicale” che, alternando canto e narrazione, racconta il tabù più involabile della Grande Guerra: le fucilazioni, le decimazioni, gli ammutinamenti, le diserzioni, l’autolesionismo, l’odio verso i superiori, l’ironia, le canzoni di guerra, rievocando una vicenda in cui “grande” fu solo il numero dei morti. Le musiche passano dalle canzoni di De Andrè, Finardi e Fossati ai classici del canto di montagna come Stelutis alpinis. Gli interpreti sono la cantante Raffaella Benetti e l’attore Alessandro Anderloni, accompagnati dalla fisarmonica di Thomas Sinigaglia.

Al termine sarà proposto “Il cibo dei nostri vecchi”, un rinfresco offerto a tutti  con i cibi di una volta a cura del Gruppo degli Alpini di Vestreno,