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Il teatro con passione

Promozione culturale e formazione educativa permanente sono i valori alla base delle compagnie amatoriali che aderiscono al GATaL. Il 14 giugno la loro "Festa"

9 Giugno 2008

12/06/2008

di Roberto ZAGO

GATaL è l’acronimo di Gruppo attività teatrale amatoriale Lombardia. La minuscola proprio per la qualità del teatro svolta, tutta volontaria per un’attività finalizzata a scopi non professionistici o di sussistenza e lucro. Il che non è per niente minuscolo, anzi. Lo sottolinea anche lo statuto del GATaL: «Valorizzare le sale della comunità mediante le attività teatrali, considerate valido strumento di promozione culturale e di azione pastorale, a motivo della potenzialità educativa e riflessiva e della capacità di attivare dinamiche di gruppo».

Ne consegue un ventaglio di iniziative che tendono a realizzare, nell’ottica dell’ispirazione cristiana, il teatro in tutte le sue possibilità. Si aggancia a una realtà storica di spessore che ha dato frutti personali e sociali enormi.

Èdoveroso citare don Lorenzo Longoni: esattamente 40 anni fa, in un periodo difficile come gli anni Sessanta, seppe creare nella Fom un organismo di valori teatrali che forma l’ossatura del GATaL, di cui è la diretta eredità. I valori sono quelli della promozione e conoscenza culturale educativa permanente: non si è mai finito di crescere.

Da ciò la diffusione dei testi, che gli autori compongono, tramite la rivista Teatro. Il primo numero è uscito all’inizio del 1970 e da allora, oltre agli articoli, ai saggi, alle recensioni e agli studi, ha pubblicato 426 testi nuovi di ogni genere, rappresentati innumerevoli volte da moltissime compagnie filodrammatiche in ogni angolo d’Italia.

Gli attori vanno però addestrati a recitare e ad allestire gli spettacoli: è disdicevole presentarsi sul palcoscenico con una preparazione abborracciata. Ecco dunque l’organizzazione di corsi e laboratori di regia, recitazione, cultura, lettura per giovani e persone di ogni età.

Quando gli spettacoli sono pronti c’è una giuria, che su richiesta delle compagnie, si reca nelle rispettive sedi a giudicare gli allestimenti sulla base di precisi parametri. Si vagliano gli spettacoli dei ragazzi e degli adolescenti, dei giovani e degli adulti, siano in prosa, dialetto o musicali. La classifica viene resa nota durante le Feste di premiazione in ottobre, nelle quali tutti i gruppi ricevono l’attestato e il premio meritati. Il criterio è porre in evidenza il buono senza nascondere le eventuali carenze. Lo scopo è appunto il miglioramento tecnico delle compagnie.

Per ribadire i valori di fondo, ogni anno viene promosso un convegno con la proposta di un tema, svolto da relatori qualificati. Quest’anno avrà luogo a Milano il 20 e 21 settembre sul tema “Teatro: un’esperienza da trasmettere ai giovani”.

A giugno, ormai da 23 anni, si svolge la Festa delle filodrammatiche in un grande teatro cittadino. È una vetrina prestigiosa che rende visibile al vasto pubblico il lavoro che le compagnie amatoriali svolgono con discrezione nei propri teatri, a beneficio del pubblico locale. I giornali ne parlano e la gente entra gratuitamente ad applaudire il gruppo scelto a rappresentare tutte le compagnie.

Altri appuntamenti sono le giornate di riflessione e le rassegne che, sotto l’egida del GATaL, vengono presentate in molti paesi e città lombarde. Soprattutto la presenza nella sede di via Brolo di volontari che ogni giorno ricevono le persone che hanno desiderio o necessità di parlare di teatro o consigli sui testi; la lettura dei copioni che arrivano numerosi; la corrispondenza con i filodrammatici di tutta Italia.

Infine, il Notiziario mensile inviato a chi lo richiede, e il sito, ampiamente frequentato e continuamente alimentato da notizie, recensioni e fotografie. Da citare la biblioteca teatrale, ricca di circa 5 mila titoli che si possono consultare e anche fotocopiare.

Infine il GATaL è aperto a chi fa teatro e lo esercita perché vi trova uno scopo per crescere: come cittadino, che desidera operare in sintonia con il prossimo; come cristiano, consapevole di vivere il teatro un bene da trasmettere con amore.