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Sport e disabilità

Paralimpiadi invernali di Vancouver, cresce l’attesa

Dal 12 al 21 marzo, in Canada, 600 atleti provenienti da 40 nazioni si sfideranno a colpi di sci alpino, sci di fondo, biathlon, ice sledge hockey e curling in sedia a ruote. A sperare in una medaglia per l'Italia sono 43 azzurri

9 Marzo 2010

Cresce l’attesa, tutto è pronto per la cerimonia d’apertura e stavolta sarà sotto l’ala protettrice di Sumi, il buffo uccello del tuono vestito di verde, mascotte dei Giochi paralimpici di Vancouver 2010. A quattro anni da Torino 2006, tornano le Paralimpiadi invernali.
Dal 12 al 21 marzo, in Canada, 600 atleti provenienti da 40 nazioni si sfideranno a colpi di sci alpino, sci di fondo, biathlon, ice sledge hockey e weelchair curling. Velocità e muscoli, resistenza e concentrazione, fatica e sudore, fisicità e scontro, strategia e tattica, lucidità e tenacia: non ci sono abbastanza aggettivi per descrivere le cinque discipline in gara in questa decima edizione dei giochi (la prima fu in Svezia nel 1976).
Vancouver per gli sport di squadra e Whistler per gli sport individuali saranno i luoghi di una manifestazione ormai diventata un vero e proprio evento, anche per i media, accompagnato da spettacoli, appuntamenti culturali e da una moltitudine di persone al seguito tra allenatori, preparatori atletici, fisioterapisti, medici, infermieri e altri membri dello staff tecnico, giornalisti, familiari e migliaia di spettatori, sia sugli spalti, sia incollati alla tv.
Anche per un veterano delle competizioni internazionali come Gianmaria Dal Maistro, con tre Paralimpiadi alle spalle (da Nagano in poi) e sei medaglie in carriera, «partecipare è sempre un’emozione bellissima». Insieme a lui altri 42 atleti italiani, tra cui sette donne, per quello che è il sogno di chi si allena tutta una vita: esserci. Grande assente Silvia Parente, che quattro anni fa a Torino aveva conquistato un oro e tre bronzi nello sci alpino ipovedenti, mentre Angela Menardi e Silvia De Maria fanno il loro ingresso in Canada per il curling in carrozzina. Molte new entry anche nella nazionale di ice sledge hockey. Fari puntati invece su Roland Ruepp, due ori e un bronzo tra sci di fondo e biathlon a Salt Lake City 2002, su Francesca Porcellato, una grandissima anche dell’atletica leggera, e su Daila Dameno, un argento e un bronzo nello slalom e nel gigante sitting a Torino 2006.
La storia del medagliere azzurro racconta che, da Innsbruck 1984 a Torino 2006, l’Italia ha conquistato 52 medaglie ai Giochi paralimpici invernali (11 ori, 22 argenti e 19 bronzi), aggiudicandosi l’undicesimo posto nella classifica generale. Prima la Germania, con 289 medaglie in totale. Alle ultime Paralimpiadi sulla neve, quattro anni fa, l’Italia ha portato a casa otto medaglie (due ori, due argenti e quattro bronzi), risultando decima nella graduatoria dominata dalla Federazione Russa con 33 medaglie.
Dal punto di vista della copertura mediatica, invece, ci penseranno la Rai e Sky Sport. Quest’ultimo si è impegnato a fornire quasi cento ore di trasmissione totali, con sei ore di diretta al giorno, ampi spazi all’interno dei tg, replica delle gare, finestre e approfondimenti in studio: mai il mondo dello sport paralimpico aveva potuto contare su una visibilità così ampia dei suoi eventi.
Per quanto riguarda tutto il resto è possibile consultare direttamente il sito web www.vancouver2010.com Cresce l’attesa, tutto è pronto per la cerimonia d’apertura e stavolta sarà sotto l’ala protettrice di Sumi, il buffo uccello del tuono vestito di verde, mascotte dei Giochi paralimpici di Vancouver 2010. A quattro anni da Torino 2006, tornano le Paralimpiadi invernali.Dal 12 al 21 marzo, in Canada, 600 atleti provenienti da 40 nazioni si sfideranno a colpi di sci alpino, sci di fondo, biathlon, ice sledge hockey e weelchair curling. Velocità e muscoli, resistenza e concentrazione, fatica e sudore, fisicità e scontro, strategia e tattica, lucidità e tenacia: non ci sono abbastanza aggettivi per descrivere le cinque discipline in gara in questa decima edizione dei giochi (la prima fu in Svezia nel 1976).Vancouver per gli sport di squadra e Whistler per gli sport individuali saranno i luoghi di una manifestazione ormai diventata un vero e proprio evento, anche per i media, accompagnato da spettacoli, appuntamenti culturali e da una moltitudine di persone al seguito tra allenatori, preparatori atletici, fisioterapisti, medici, infermieri e altri membri dello staff tecnico, giornalisti, familiari e migliaia di spettatori, sia sugli spalti, sia incollati alla tv.Anche per un veterano delle competizioni internazionali come Gianmaria Dal Maistro, con tre Paralimpiadi alle spalle (da Nagano in poi) e sei medaglie in carriera, «partecipare è sempre un’emozione bellissima». Insieme a lui altri 42 atleti italiani, tra cui sette donne, per quello che è il sogno di chi si allena tutta una vita: esserci. Grande assente Silvia Parente, che quattro anni fa a Torino aveva conquistato un oro e tre bronzi nello sci alpino ipovedenti, mentre Angela Menardi e Silvia De Maria fanno il loro ingresso in Canada per il curling in carrozzina. Molte new entry anche nella nazionale di ice sledge hockey. Fari puntati invece su Roland Ruepp, due ori e un bronzo tra sci di fondo e biathlon a Salt Lake City 2002, su Francesca Porcellato, una grandissima anche dell’atletica leggera, e su Daila Dameno, un argento e un bronzo nello slalom e nel gigante sitting a Torino 2006.La storia del medagliere azzurro racconta che, da Innsbruck 1984 a Torino 2006, l’Italia ha conquistato 52 medaglie ai Giochi paralimpici invernali (11 ori, 22 argenti e 19 bronzi), aggiudicandosi l’undicesimo posto nella classifica generale. Prima la Germania, con 289 medaglie in totale. Alle ultime Paralimpiadi sulla neve, quattro anni fa, l’Italia ha portato a casa otto medaglie (due ori, due argenti e quattro bronzi), risultando decima nella graduatoria dominata dalla Federazione Russa con 33 medaglie.Dal punto di vista della copertura mediatica, invece, ci penseranno la Rai e Sky Sport. Quest’ultimo si è impegnato a fornire quasi cento ore di trasmissione totali, con sei ore di diretta al giorno, ampi spazi all’interno dei tg, replica delle gare, finestre e approfondimenti in studio: mai il mondo dello sport paralimpico aveva potuto contare su una visibilità così ampia dei suoi eventi.Per quanto riguarda tutto il resto è possibile consultare direttamente il sito web www.vancouver2010.com