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Mercoledì 17 maggio la finale a Parigi UNA CHAMPIONS PER DUE

Il 17 maggio a Parigi la finale: Barcellona contro Arsenal è anche Ronaldinho contro Henry. Per Evaristo Beccalossi, «il brasiliano è il calcio, il francese in velocità è irresistibile»

5 Giugno 2008

Allo Stade de France Barcellona e Arsenal si contenderanno
il più prestigioso trofeo continentale. «La squadra catalana
era attesa da tutti, quella inglese si è fatta strada con merito;
vedo però i blaugrana favoriti», pronostica Evaristo Beccalossi.
Tra Ronaldinho e Henry un duello spettacolare: «Il brasiliano
è il calcio, il francese in velocità può diventare irresistibile»

di Mauro Colombo

Per fortuna si gioca anche. Uno spettacolo assolutamente da non perdere per chi pensa ancora che il calcio sia un gioco e desidera dimenticare il fango su cui il pallone di casa nostra sta rotolando da due settimane a questa parte, è la finale di Champions League. In una cornice maestosa come quella dello Stade de France di Parigi, mercoledì 17 maggio Barcellona e Arsenal si contendono il più prestigioso trofeo continentale. E l’incontro metterà a confronto diretto gli elementi più rappresentativi delle due squadre: Ronaldinho e Henry.

«È una finale giusta»: parola di Evaristo Beccalossi, un altro “artista” a suo tempo capace di incantare con il pallone tra i piedi. Che prosegue: «Il Barcellona era il favorito di tutti sin dall’inizio. Sia pure meno accreditato, l’Arsenal si è fatto strada ottimamente: merita sicuramente la finale. Anche se i blaugrana si fanno preferire nel pronostico».

Quale potrebbe essere la chiave tattica della partita?
Le caratteristiche delle due squadre lasciano credere che sarà il Barcellona a fare la partita, con l’Arsenal pronto a chiudersi e a ripartire in velocità, la sua migliore qualità. Ma spezzare il palleggio degli spagnoli sarà dura.

Sarà anche il duello tra Ronaldinho e Henry: non solo campioni da palati fini, ma uomini-squadra estremamente redditizi…
Ronaldinho in questo momento è sicuramente il numero 1 al mondo, e ho detto tutto. Henry lo metto un gradino sotto, anche se è un grandissimo giocatore e quando parte da metà campo puntando la porta avversaria è davvero micidiale.

Quali sono le migliori caratteristiche dei due?
Ronaldinho è il calcio: è fantasia, allegria, sa rendere semplici le cose più difficili. Henry è tecnicamente bravo e in velocità diventa irresistibile: lo dimostra il numero di gol realizzati pur non essendo una prima punta.

Vedere Ronaldinho in Italia, al momento attuale, è un sogno; Henry, invece, ha già giocato in gioventù nella Juventus e prossimamente potrebbe far ritorno nel nostro campionato. In quali squadre li vedresti meglio?
Nell’Inter, ovvio… A parte gli scherzi, credo che il sogno-Ronaldinho rimarrà tale. Per Henry, invece, le possibilità per le nostre squadre ci sono e sono concrete. Anche se in lizza per acquistarlo si è messo lo stesso Barcellona e oggi i catalani sono forse la prima opzione per un calciatore di assoluto livello come lui.