Share

I tecnici di Milan e Inter protagonisti al PalaMazdaANCELOTTI E MANCINI, IL DERBY CONTINUA

5 Giugno 2008

Carletto aveva il sorriso tirato, di circostanza. Non per niente ha glissato sulle provocazioni: «Il derby? Parliamo d’altro… Che cosa ho pensato quando Adriano ha segnato il gol del 3-2? Non si può dire… Certo, fa male perdere per un gol al 91’».

Il Mancio, invece, aveva l’espressione serena, rilassata. Ma non ha voluto infierire: «È bello vincere? Abbastanza…». E poi si è aggiustato il ciuffo prima di guardare alle prossime sfide: «La Juve è molto forte, ma il campionato è lungo: bisogna crederci».

A 24 ore di distanza dalla vibrante stracittadina, Carlo Ancelotti e Roberto Mancini si sono confrontati sul palco del PalaMazda, stimolati da Bruno e Fabio Pizzul. Regalando qualche scampolo di saggezza. «Oggi c’è molto spettacolo attorno al calcio, che però resta sempre uno sport», ha chiarito Ancelotti. «Sono troppo giovane per fare da papà ai miei giocatori – ha invece precisato Mancini -. Se penso a Qualcuno durante una partita? Lo faccio prima, perché protegga tutti: non si prega per una vittoria».

I mister di Inter e Milan, però, non si sono limitati alle parole. Dopo l’omaggio dell’Arcivescovo sono scesi in campo per una sfida a calcio-balilla, stavolta dalla stessa parte: Ancelotti dietro, come quando copriva le spalle a Gullit e Van Basten; Mancini davanti, a inventare tocchi d’artista.

Di fronte a loro proprio il Cardinale – che sulla scena del Natale degli Sportivi aveva già dato grande prova di sé sconfiggendo a ping-pong il tecnico della Nazionale di pallavolo Montali -, affiancato dal presidente del Csi di Milano, Massimo Achini. Il punteggio finale (3-0 per i due allenatori) non rende merito all’accanimento della sfida. Che, è già concordato, proporrà una rivincita al Natale degli Sportivi 2006. [m.c.]