Share

Casa della Carità e Inter, il pallone con un cuore

La Fondazione di don Virginio Colmegna e la società di Massimo Moratti hanno sottoscritto un progetto per favorire la pratica sportiva e l'integrazione sociale dei minori in condizioni di disagio nell'area metropolitana milanese

5 Giugno 2008

23/05/2008

Casa della Carità e Inter unite per favorire la pratica sportiva dei minori in condizioni di disagio nell’area metropolitana milanese. È l’obiettivo del progetto “Milano e il pallone con un cuore”, promosso dalla Fondazione presieduta da don Virginio Colmegna e dalla società guidata da Massimo Moratti, presentato ieri al Ceas-Parco Lambro di Milano.

Un pomeriggio di festa, soprattutto per i bambini, durante il quale lo stesso presidente Moratti e il difensore nerazzurro romeno Cristian Chivu hanno presenziato all’inaugurazione di un nuovo campetto di calcio a cinque. Da entrambi sono venute parole importanti sull’importanza che lo sport e il calcio in particolare possono avere per l’integrazione sociale dei ragazzi.

All’inaugurazione del campo èseguita la firma del protocollo, che intende ampliare il lavoro portato avanti fin dallo scorso anno da Casa della Carità e Inter nell’area di via Triboniano. Il progetto ha già favorito l’inserimento di alcuni ragazzini rom in una società calcistica di quartiere.

Il protocollo d’intesa si basa sulla comune convinzione che lo sport sia un fenomeno culturale di rilevanza sociale ed educativa. Oltre al progetto “Milano e il pallone con un cuore”, Casa della Carità e Inter realizzeranno altre iniziative legate al calcio e allo sport per una solidarietà di fatti e non di parole.