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Tennis

Roberta e Flavia, dalla Puglia con onore

Le due tenniste Vinci e Pennetta conquistano entrambe la semifinale agli Us Open: un risultato storico per Racchetta Rosa

di Mauro COLOMBO

10 Settembre 2015

Una è minuta, ma con un talento rato nel panorama tennistico femminile; l’altra è alta e slanciata, e si è fatta notare per il suo fascino, oltre che per la sua bravura. Loro sono Roberta Vinci, da Taranto, e Flavia Pennetta, da Brindisi. Due pugliesi che hanno scalato l’Olimpo della racchetta e ora si ritrovano entrambe in semifinale agli Us Open, l’ultimo torneo del Grande Slam: risultato inedito e storico. Per entrambe si tratta di una sorta di ritorno al futuro.

La Vinci si è costruita negli anni una solida reputazione di doppista, tanto da emergere come tra le migliori al mondo nella specialità e vincere praticamente tutto in coppia con Sara Errani. Dopo il divorzio (non del tutto indolore) con Saretta, si è dedicata con maggiore determinazione al singolo, dove negli anni scorsi otteneva anche exploit prestigiosi, ma isolati. A New York ha toccato il top. La Pennetta, invece, si è affermata giovane, ma poi ha affrontato un periodo di oscuramento, dovuto a vicissitudini personali, fisiche e tecniche: risolte quelle, è tornata a volare, e a Flushing Meadows bissa la semifinale già raggiunta nel 2013. Ora che la Schiavone – la prima italiana a vincere un torneo del Grande Slam, a Parigi – e la Errani – negli anni scorsi a lungo tra le prime quattro al mondo – sembrano in calo, tocca alle altre due artefici dei grandi successi in Federation Cup tenere alte le sorti di Racchetta Rosa.

Come finirà? La Vinci si trova davanti un muro: Serena Williams, all’inseguimento del Grande Slam (ha già vinto gli altri tre tornei). Sembra una mission impossible, ma chissà… Anche la Pennetta non parte favorita contro Azarenka o Halep. Ma non è vietato sognare di vedere almeno un’azzurra in finale.