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5 settembre

“Premio Torriani”
a Chiappucci, Conti e Iseppi

La premiazione dell’ex campione, del giornalista e del presidente del Touring Club alla Capannina di Forte dei Marmi. L'evento dedicato alla memoria di Alfredo Martini

1 Settembre 2014

Venerdi 5 settembre, alle 18.30, presso la storica Capannina di Forte dei Marmi, avrà luogo la XVII edizione del Premio Internazionale Vincenzo Torriani “Per chi ama il ciclismo e lo fa vivere”. Claudio Chiappucci, Beppe Conti e Franco Iseppi sono i vincitori di questa edizione. Durante la serata sarà inoltre assegnato il premio “Cuore d’Argento” Memorial Aldo De Martino a Sergio Meda.

La cerimonia, condotta da Auro Bulbarelli, giornalista e commentatore della Rai, avrà come filo conduttore le grandi imprese del ciclismo, rievocate anche da video inediti. Durante la serata saranno ricordati i cento anni del Comune di Forte dei Marmi, i cento anni del Coni e i centoventi anni del Touring Club Italiano.

Oltre ai premiati è prevista la presenza di numerosi campioni e ospiti, tra i quali il presidente del Coni Toscana Salvatore Sanzo (per i 100 anni del Coni), Andrea Bartali (figlio di Gino, a 100 anni dalla nascita del padre), Roy Rhode , nipote del primo presidente della Federazione Ciclistica Italiana Geo Davidson (a cento anni dal Giro d’Italia del 1914) e un quartetto di “ciclostorici” in bici e abbigliamento d’epoca che rievocheranno la mitica Lucca-Roma di 430 km (la tappa più lunga nella storia del Giro), da loro ripercorsa recentemente. Presenti anche personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.

Sarà presente anche Mauro Colombo, autore del libro L’Ora del Fausto, vincitore del Concorso letterario del Coni e Premio Selezione Bancarella Sport 2014. È inoltre attesa con affetto Silvia Martini, una delle figlie del grande Alfredo. Non mancherà anche un piacevole contorno musicale, col cantautore e appassionato di ciclismo Gianfranco Balestrini che proporrà brani classici sulle due ruote.

Nell’albo d’oro del “Premio Torriani” Conti, Iseppi e Chiappucci succedono a Gianni Motta, Andrew Hampsten e Aldo Grasso. Ai tre premiati verrà consegnato il trofeo opera dello scultore Domenico Greco, figura stilizzata in bronzo che rappresenta un corridore in azione. Ecco le motivazioni dei premi:

Claudio Chiappucci: «“El Diablo”, così soprannominato per la sua indomita grinta. Sempre pronto ad attaccare in salita e a dare battaglia. Ha saputo entusiasmare i suoi tifosi sulle strade del Giro e del Tour, cogliendo vittorie prestigiose e numerosi piazzamenti. Una carriera all’insegna del coraggio».

Beppe Conti: «Un passato da velocista, poi, abbandonata la bici, un grande carriera da giornalista sportivo, prima alla Gazzetta dello Sport, poi a Tuttosport e da qualche anno in Rai come opinionista. Storico e appassionato di ciclismo, ha scritto anche numerosi libri di successo su questo sport che ha nel cuore».

Franco Iseppi: «Da Presidente del Touring (nato 120 anni fa come Touring Club Ciclistico) ama la bici come stile di vita, espressione di un turismo responsabile e rispettoso della natura. Docente alla Cattolica di Milano, è stato per diversi anni dirigente Rai e ideatore di numerosi programmi televisivi».

Il Premio internazionale “Vincenzo Torriani”(per oltre quarant’anni organizzatore del Giro d’Italia e delle altre corse della Gazzetta dello Sport) è nato nel 1998 su iniziativa dell’Associazione “Aldo ed Emilio De Martino” ed è portato avanti dal 2003 per volontà dei figli. Il Premio è coordinato dalla OT Organizzazione con il patrocinio e il contributo del Comune di Forte dei Marmi oltre ai patrocini della Gazzetta dello Sport, della Fci e del Coni.

Sponsor dell’evento Diavolina (Facco Spa), partner Farina Vini e Marr ristorazione. Con la collaborazione tecnica e organizzativa della Ciclistica Forte dei Marmi.

Info: www.premiotorriani.it

Il saluto di Martini

Questo il saluto per il Premio Torriani scritto da Alfredo Martini poco giorni prima della sua scomparsa: «Più politico o sportivo? Secondo il mio concetto egli considerò come prima cosa l'unità d'Italia, non avrebbe avuto senso far disputare un giro d'Italia senza che fosse legato alla compattezza da sud a nord. La riconoscenza che noi dobbiamo al grande Vincenzo è quella della sua capacità volta verso la responsabilità pubblica; egli era capace di girare l'Italia in lungo e in largo prendendo contatto con gli uffici politico amministrativi del nostro paese; lo ricordiamo in una riunione consiliare di Agrigento alle 10,30 del mattino e nello stesso giorno, all'ultima scampanellata del consiglio comunale di Varese. Ma la sua bravura, la si riscontra nel sedare lo sciopero degli operai della Piaggio a Finale Ligure durante una Milano - Sanremo. Quante volte ha dovuto intervenire per sbloccare situazioni analoghe, e quante volte ebbe ad alzarsi alle due di notte perché egli era stato portato a conoscenza di una galleria buia, nella zona della Gardesana, e si trattava solo di alcune lampadine fulminate. Oggi siamo qui per ricordarlo in tutti i suoi meriti; non avrebbe dignità, senso un giro così importante se non fosse legato a doppio filo con il crescere del nostro Paese. Vai Vincenzo, i grandi vincitori si chiamano come te, vedi Nibali».