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Don Arturo De Maria

23 Marzo 2015

Oggi è deceduto don Arturo De Maria, dal 1994 residente a Carugo – S. Bartolomeo Ap. Nato a Valmadrera (Lc) il 19 gennaio 1941 e ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 28 giugno 1966, dal 1966 al 1975 è stato vicario parrocchiale a Carugo, dal 1975 al 1977 vicario parrocchiale a Vimercate, dal 1977 al 1981 parroco a Gittana di Perledo e assistente spirituale dell’Istituto “Sacra Famiglia”, dal 1981 al 1993 parroco a Perledo – S. Martino. Dal 1993 al 1994 era residente con incarichi pastorali a Tradate – S. Stefano Prot.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli
della parrocchia S. Bartolomeo Ap. di Carugo

Carissimi fedeli, partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Arturo De Maria e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio e un inno di ringraziamento a Dio per la testimonianza di fede di questo nostro fratello, che ha saputo attraversare lunghi anni di malattia nella serenità della fede. Ordinato nel 1966, don Arturo fu nominato vicario parrocchiale della vostra comunità, dove seppe subito farsi apprezzare per le sue doti umane e, soprattutto, per la profondità del suo rapporto con il Signore. I successivi incarichi lo videro impegnato a Vimercate, poi parroco a Gittana e assistente spirituale presso l’Istituto “S. Famiglia”. Nel 1981 assunse la guida della parrocchia S. Martino in Perledo; trasferitosi infine a Tradate, nel 1991 venne colpito da quel male che lo minò irreversibilmente nel fisico e lo costrinse a interrompere ogni attività pastorale. Da allora e per ben ventitre anni, amorevolmente ospitato e accudito dalla sorella, don Arturo tornò in mezzo a voi e giorno dopo giorno imparò ad offrire sempre più radicalmente la propria vita e le proprie sofferenze a Dio, intercedendo per tante persone. Entrato in una nuova prospettiva di fecondità sacerdotale, non perse la gioia nemmeno negli ultimi tempi, quando dovette accettare di non riuscire più nemmeno a celebrare l’Eucaristia. Ora che don Arturo ha concluso il suo luminoso cammino di conformazione a Gesù, crocifisso per amore, con animo riconoscente per i tanti doni elargiti alla Chiesa attraverso la sua esistenza, lo affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre e gli chiediamo di continuare a vegliare sul nostro pellegrinaggio terreno. Con affetto, invoco su tutti voi la benedizione del Signore.