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Rifiuti, Milano cambia strategia

Da dicembre al via una sperimentazione per aumentare l'immondizia riciclata. Ma per l'assessore all'Ambiente è comunque necessario un secondo termovalorizzatore

5 Giugno 2008

09/05/2008

di Cristina CONTI

Cambia la raccolta dei rifiuti a Milano. L’Amsa ha presentato al Comune una proposta di sperimentazione per ridurre la raccolta dell’umido, già fatta per un paio d’anni tra il 1996 e il 1998, e poi sospesa per le difficoltà logistiche e per lo scarso ritorno dell’operazione.

«Siamo consapevoli di andare a chiedere un ulteriore sacrificio ai cittadini, ma contiamo sul fatto che è molto cresciuta la sensibilità dei residenti e soprattutto delle giovani generazioni sui temi che riguardano la salvaguardia dell’ambiente – spiega Maurizio Cadeo, assessore all’Ambiente -. E comunque si tratta di una sperimentazione, di cui valuteremo gli aspetti con il sindaco, la giunta, le zone e i milanesi».

Il programma prevede che da dicembre si prepari l’operazione, che poi entrerà a regime nel 2009. Saranno coinvolti circa 50 mila milanesi, residenti nel quartiere delle Villette di San Siro, alla Bovisasca e nella zona Firenze-Certosa. «Abbiamo individuato alcuni settori eterogenei sia per tipologia di residenti che di abitazioni – aggiunge Cadeo -. E siamo partiti dal dipartimento di Silla perché è stato l’ultimo che ha interrotto la raccolta della frazione umida: quindi il confronto dei dati sarà più significativo».

L’operazione prevede uno stanziamento straordinario di iniziale di circa 200 mila euro. Ma potrebbero essere necessari ulteriori finanziamenti in base al tipo di organizzazione che verrà scelta.

L’iniziativa aumenterà le tonnellate di rifiuti riciclati. Nel 2007 a Milano si è arrivati a 93 mila tonnellate di carta e cartone, 62.679 di vetro, 26.861 di plastica e lattine. Un provvedimento comunque necessario, visto che nell’arco del 2006 ogni milanese ha prodotto 561 chili di spazzatura, mentre dieci anni prima la quantità di rifiuti era di 517 chili pro capite.

«Per questo motivo insisto nel pensare che Milano abbia bisogno anche di un secondo termovalorizzatore – precisa Cadeo -. Entro l’estate bisogna arrivare a un accordo tra Comune, Provincia e Regione. Io mantengo la mia promessa e potenzio la raccolta differenziata: ma sappiamo tutti che questo non è sufficiente». Nel 2011 è previsto, infatti, un aumento di 607 mila tonnellate di rifiuti e per essere autosufficiente il capoluogo lombardo ha bisogno di un nuovo termovalorizzatore.