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Educare alla sicurezza stradale

La Fondazione Tavecchio di Monza forma educatori da inviare nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado

5 Giugno 2008

25/01/2008

Per il secondo anno la Fondazione Alessio Tavecchio onlus di Monza organizza un corso di formazione per educatori della sicurezza stradale. Da otto anni, ormai, la Fondazione – firmataria della Carta Europea della sicurezza stradale – propone un progetto educativo in conformità alle disposizioni del Nuovo Codice della strada.

Per promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale, il Codice prevede che i Ministeri interessati – avvalendosi di enti e associazioni di provata esperienza nel settore – predispongano programmi da svolgere nelle scuole di ogni ordine e grado, che riguardino la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, delle norme generali per la condotta dei veicoli e delle regole di comportamento degli utenti.

Il programma della Fondazione Tavecchio si declina in due percorsi: il Progetto Vita per le scuole secondarie di primo e secondo grado, e – novità di quest’anno – Il gioco della vita per le scuole primarie.

L’incremento di richieste di collaborazione da parte degli istituti scolastici ha reso necessario aumentare il numero di educatori. Nello scorso anno scolastico gli educatori della Fondazione hanno realizzato 109 incontri in 90 scuole, con il coinvolgimento di 6270 ragazzi e 334 docenti. Già dal primo quadrimestre di quest’anno il numero delle richieste da parte delle scuole è notevolmente cresciuto, così come cresce e si consolida la collaborazione tra la Fondazione Tavecchio e le istituzioni scolastiche: nel 2007 èstato rinnovato il Protocollo d’Intesa biennale con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Milano e continua la collaborazione con gli Usp di molte altre province del nord Italia.

A sostenere l’attività la convinzione che l’educazione stradale sia uno strumento per formare buoni cittadini e costruire una cultura del rispetto. «Crediamo in un futuro migliore per tutti – afferma Alessio Tavecchio, presidente della Fondazione -. Per questo siamo fermamente convinti che l’educazione stradale e civile sia un efficacissimo strumento per contribuire alla crescita della nostra società: chi meglio di un giovane o giovanissimo può accogliere queste riflessioni e diventare un cittadino responsabile?».