Sirio 26-29 marzo 2024
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Camera di Commercio

La cultura piace ai milanesi.
E crea occupazione

Più di 150 milioni spesi nell’ultimo anno tra cinema, teatro, concerti e musei. Oltre 70 mila gli impiegati nel settore nel solo capoluogo

di Cristina CONTI

21 Maggio 2013

Nonostante la crisi, nell’ultimo anno le famiglie milanesi hanno speso oltre 150 milioni di euro tra cinema, teatro, concerti e musei, per una spesa media mensile di più di 40 euro per acquirente. Sono alcuni dati che emergono da un’elaborazione del Servizio Studi della Camera di Commercio di Milano.

Al vertice della classifica della spesa media mensile dedicata a cultura e tempo libero per famiglia ci sono sport e articoli sportivi (31,8%), seguiti da cinema, teatro, concerti e musei (17,5%). «La Camera di Commercio è da sempre attenta alla dimensione culturale di Milano – spiegato Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio -. Crediamo che la cultura rappresenti una leva fondamentale per lo sviluppo economico e qualitativo del nostro territorio e del sistema delle imprese che vi operano».

Un settore che crea occupazione. Solo sotto la Madonnina lavorano ben 71.188 addetti tra case editrici, attività di produzione cinematografica e video, software, trasmissione dati, fotografia e formazione culturale, attività artistiche, creative, di intrattenimento, biblioteche, musei e archivi. Seconda la Provincia di Monza e Brianza con 12.383 professionisti, al terzo posto Bergamo con 5.544.

A pagare maggiormente il prezzo della crisi sono state le imprese editoriali, diminuite del 10%, passando da 2.008 nel 2009 a 1.807 nel 2012. Sono invece aumentate quelle che lavorano nel campo della ricerca e dello sviluppo scientifico (+17% in tre anni), le attività di cultura specializzata (+16%), i servizi di istruzione (+15,3%). «Secondo le analisi condotte dal nostro Centro Studi, le industrie culturali e creative, dal punto di vista occupazionale, hanno risentito meno della crisi in atto rispetto agli altri comparti (con una contrazione di addetti pari a -1,6%, contro un -2,5% registrato complessivamente nel settore privato) – commenta Bernabò Rocca, vice Presidente dell’associazione Civita -. In tale contesto Milano si pone come centro della creatività: un ambiente fertile per la crescita delle idee e della cultura».

Un tema centrale anche in vista dell’Expo 2015: «Vogliamo costruire per questa occasione un brand iconico di Milano e valorizzare le principali opere d’arte come fulcro attorno a cui articolare l’intera vita della città durante i sei mesi della manifestazione», ha dichiarato Filippo del Corno, assessore alla Cultura del Comune.