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Milano

I campioni di domani volontari al Refettorio

Per iniziativa del Csi lunedì 15 novembre 12 ragazzi dei settori giovanili di Inter, Milan, Monza, Olimpia, Power Volley e Rugby Parabiago presteranno servizio alla mensa di Greco. Massimo Achini: «Per la prima volta club professionistici partecipano insieme a un evento di questo tipo»

di Mauro COLOMBO

11 Novembre 2021
Massimo Achini

Per una sera indossare le divise d’allenamento a mo’ di grembiuli. Posare a terra i palloni per afferrare piatti, bicchieri e posate. Non giocare cercando l’approvazione dell’allenatore o l’applauso dei tifosi, ma servire per ricevere solo il sorriso grato di uno sconosciuto. È l’esperienza che faranno i ragazzi dei settori giovanili di Inter, Milan, Monza, Olimpia Milano, Power Volley Milano e Rugby Parabiago nella serata di lunedì 15 novembre, quando presteranno servizio come volontari al Refettorio ambrosiano, la mensa solidale di Caritas ambrosiana nel quartiere milanese di Greco. Un impegno che prende le mosse dal «tavolo» permanente costituito circa sei mesi fa dal Comitato provinciale del Centro Sportivo Italiano, al quale siedono i responsabili dei settori giovanili delle società succitate.

Il perché lo spiega Massimo Achini, presidente del Csi Milano: «Far sì che queste realtà dialoghino tra loro sulle strategie educative ideate per i loro ragazzi. Va sottolineato che tutte le società hanno creato al proprio interno progetti educativi validi, interessanti, di grande qualità, a conferma che l’attenzione su questo fronte non manca. Ma noi puntavamo a un’occasione di confronto e di condivisione». Con un obiettivo preciso anche da parte del Csi: «Evitare una paradossale “emarginazione”: cioè che i giovani tecnicamente più validi, e che per questo lasciano il nostro ambito per approdare al settore professionistico, non vengano a quel punto abbandonati a loro stessi e trovino invece “terreni” ugualmente fertili dal punto di vita educativo».

Dal «tavolo» sono quindi nate alcune idee: «Nel giugno del 2022 terremo un convegno sui progetti educativi nei settori giovanili professionistici, che diventerà un appuntamento annuale fisso. E poi abbiamo pensato ad alcune esperienze da far compiere ai ragazzi, la prima delle quali è appunto la serata di volontariato al Refettorio. Un grazie anche alla Caritas Ambrosiana e al suo direttore Luciano Gualzetti, che ha subito accettato con gioia di ospitare, per una sera, ragazzi dei settori giovanili come volontari». I giovani impegnati al servizio nella mensa saranno 12, due per ogni società coinvolta. Parteciperanno a un piccolo incontro formativo, poi serviranno ai tavoli e si fermeranno a cena con gli ospiti. «Abbiamo registrato un’adesione convinta, che è una significativa testimonianza di sensibilità», osserva Achini, che poi tiene a rimarcare un secondo aspetto: «Questi giovani verranno “insieme”, e il particolare non è di poco conto. In primo luogo dal punto di vista pratico, perché trovare una data congeniale a tutti, considerati l’affollamento e la diversità dei rispettivi calendari agonistici, non era così semplice. E poi perché in genere i club professionisti sono molto “riservati” sulle loro iniziative extra-sportive, a volte preferiscono valorizzarle per proprio conto. Abbiamo allora deciso di “provocarli” a partire dall’espressione di papa Francesco («dopo la pandemia nessuno si salva da solo, siamo tutti sulla stessa barca») e li abbiamo convinti a collaborare. Che mi risulti, è la prima volta assoluta, a livello nazionale, che società professionistiche di diversi sport partecipano insieme a una stessa manifestazione di taglio educativo».

Dopo la serata al Refettorio, la prossima iniziativa sarà intorno a marzo, ma i contenuti sono ancora da definire. A latere di questo progetto, invece, lunedì 22 novembre il Csi Milano organizzerà la prima edizione della «Beccaria Cup» tra la squadra dell’istituto penale minorile e gli allievi nazionali dell’Inter: «In passato abbiamo già organizzato diverse amichevoli – ricorda Achini -. Stavolta invece i ragazzi del “Beccaria” usciranno dal loro istituto, prenderanno un pullman per recarsi a Interello, ospiti dell’Inter, e sfideranno ufficialmente i giovani nerazzurri».

 

Gualzetti: «Volontariato e sport insieme»

«Dedicarsi agli altri è un’esperienza che allarga la mente e il cuore a chiunque la sperimenti. È quindi particolarmente opportuno che venga offerta questa possibilità a giovani che, tra l’altro, sono inseriti in ambienti particolarmente competitivi - osserva Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana -.  Si vince o si perde in base a certi criteri. La responsabilità nei confronti degli altri è uno di questi ed è alla base del volontariato. Non è affatto un premio di consolazione per chi è rimasto in panchina.  Al contrario è un atteggiamento che riempie l’esistenza di ognuno di significato, senza il quale ogni successo svanisce presto. In questo senso, insieme allo sport che insegna la dedizione e lo spirito di sacrificio per raggiungere i risultati, il volontariato ha un grande valore educativo. Volontariato e sport insieme possono formare campioni sui campi di gioco e nella vita».