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Iniziativa

«Beato Angelico», riportati all’antico splendore gli arredi pregiati

Due Maestri del lavoro della Brianza si sono dedicati al ripristino di suppellettili: due sedie del designer Giò Ponti risalenti agli Anni Cinquanta, due poltroncine antiche e 14 poltroncine rivestite in pelle arancione che andranno ad arredare gli uffici amministrativi della prestigiosa scuola milanese

di Veronica Todaro

3 Maggio 2018

Riportare all’antico splendore arredi di pregio della scuola Beato Angelico di Milano. È stato un gioco da “maestri” per Landino Padoan e Tino Spotti, il primo di Meda, il secondo di Seveso, che si sono messi all’opera per restaurare sedie e poltrone che andranno ad arredare gli uffici dell’istituto.
Non è la prima volta che i due Maestri del lavoro si dedicano insieme al ripristino di suppellettili. Padoan, titolare dell’azienda Landino Pelli di via Piave a Meda e il tappezziere Spotti, hanno così riportato all’antico splendore due sedie del designer Giò Ponti risalenti agli Anni Cinquanta, due poltroncine antiche e 14 poltroncine rivestite in pelle arancione che andranno ad arredare gli uffici amministrativi della scuola milanese cui proveniva tutto il materiale.
Una scuola, famosa in tutta Italia, dedicata alla progettazione e produzione dei luoghi e degli arredi della celebrazione liturgica che in passato ha gestito un corso superiore destinato alla preparazione degli artisti per il culto, un liceo artistico parificato e fino al 2009 un istituto d’Arte parificato per la decorazione e l’arredo della chiesa.
Da qui sono passati personaggi di calibro come l’architetto Mario Botta o il fotografo Gabriele Basilico. A ritirare sedie e poltrone restaurate don Umberto Bordoni, vicario della parrocchia Sant’Andrea di Milano ma originario di Cesano Maderno, in passato segretario del cardinale Dionigi Tettamanzi. «La nostra scuola – sottolinea don Umberto – esprime profonda gratitudine per la generosità dei Maestri del lavoro che hanno saputo rinnovare e riportare all’antico splendore questi arredi. Grazie a loro si è instaurata una rete di fiducia con il mondo dell’arte ai massimi livelli con cui la scuola ha trovato un’alleanza: artigiani che danno lustro alla nostra Brianza e non solo». E ancora: «Questa collaborazione promuove un circolo per guardare in maniera propositiva alle sfide che abbiamo davanti».
I pellami utilizzati, di alta qualità, i più richiesti dalle più importanti aziende del Made in Italy, verranno apprezzati anche all’interno della scuola e dagli ospiti che vi faranno visita. «Il nostro lavoro – aggiunge Landino Padoan – è fatto di dedizione e passione, conditi con affidabilità e competenza riconosciute a livello nazionale. Siamo stati lieti di aver contribuito con il nostro saper fare a ridare lustro a questi arredi di cui abbiamo curato con minuziosità i particolari».