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Su “Famiglia Cristiana” il fenomeno oratori

Un milione e mezzo di adolescenti aiutati da 200 mila volontari nei 6 mila oratori italiani. «Come far sì che non sia un parcheggio estivo, ma una opportunità educativa?»

27 Giugno 2012

Famiglia Cristiana di questa settimana dedica la copertina, l’editoriale di apertura e un’ampia inchiesta agli oratori estivi intitolata “Giocare per credere”.

«Comodo. Conveniente. Sicuro. L’oratorio si fa preferire per tanti motivi – dice Famiglia Cristiana -. Le famiglie li scelgono volentieri, perché sono posti dove i loro ragazzi sono seguiti, perché non si spende tanto». «L’oratorio è anche un “luogo”, popolare e facilmente identificabile, generalmente ben radicato nel quartiere, spesso in rapporto con le istituzioni e le altre agenzie educative del territorio, dentro il quale vivere esperienze plurime» spiega il settimanale. Che fornisce delle cifre: un milione e mezzo di bambini e adolescenti sono accolti in questi giorni nei circa 6 mila oratori italiani, concentrati al Nord (Lombardia, Triveneto, Piemonte) e numericamente in crescita, soprattutto nelle regioni centrali (Emilia Romagna e Umbria) e meridionali (Puglia e Campania).

Sono 200 mila gli animatori e i volontari mobilitati, soprattutto giovani universitari e studenti delle superiori. «Per le comunità ecclesiali tutto ciò suona come una sfida – chiosa Famiglia Cristiana -. Come far sì che l’oratorio estivo non sia un “parcheggio custodito”, ma diventi un’opportunità educativa?». «Occorre – conclude il settimanale – che l’oratorio sia “segno¨ della cura che la comunità cristiana ha verso bambini e giovani, “luogo” ben radicato e in rapporto con le diverse agenzie educative, “progetto” educativo rivolto “alla buona vita del Vangelo”».