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Incontro con i giornalisti

Tettamanzi: «La Chiesa comunica per declinare nell’oggi la parola di speranza del Vangelo»

Affollatissimo dibattito nel tradizionale appuntamento� per la festa di san Francesco di Sales. L'Arcivescovo ha dialogato con tre direttori di quotidiani: Ferruccio de Bortoli (Corriere della sera), Ezio Mauro (la Repubblica) e Marco Tarquinio (Avvenire). E con Chiara Giaccardi, docente dell'Università cattolica.

di Pino NARDI Redazione

23 Gennaio 2010

«La Chiesa non ha altro scopo, altra missione se non quella di annunciare e tradurre in pratica la speranza certa che scaturisce dalla Pasqua di Gesù. La Chiesa sta con i poveri per portare loro questa speranza, non per una particolare strategia politica. Se interviene nel dibattito pubblico non è per difendere presunti propri interessi, bensì per tutelare l’uomo e la sua dignità personale. Quando un sacerdote, una suora, un vescovo prendono la parola lo fanno avendo come unico metro di giudizio il Vangelo». Lo ha detto oggi il cardinale Dionigi Tettamanzi a Milano nel tradizionale incontro con i giornalisti per la festa del patrono san Francesco di Sales.
«La Chiesa è chiamata quindi a pronunciare anche quelle parole del Vangelo che presso molti risultano impopolari e la fanno apparire “fuori tempo”, “lontana dalla sensibilità comune”, non particolarmente appetibile dai media e dai relativi format. Quando la Chiesa comunica, lo fa per declinare nell’oggi la parola di speranza del Vangelo: non è quindi pertinente quantificare il successo di questa comunicazione, oppure misurarne il consenso suscitato, contare le persone che ne hanno ascoltato il messaggio e sono rimaste “emozionate” dalle sue parole».
In un affollatissimo Circolo della stampa, l’Arcivescovo ha dialogato con tre direttori di quotidiani: Ferruccio de Bortoli (Corriere della sera), Ezio Mauro (la Repubblica) e Marco Tarquinio (Avvenire). E con Chiara Giaccardi, docente dell’Università cattolica. Il tema scelto «Comunicare la Chiesa» pone al centro del dibattito molte questioni aperte in questi ultimi anni, sul ruolo della comunità cristiana, in particolare dei propri pastori, e la rappresentazione che ne danno i media. –