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Avvenire, da quarant’anni voce dei cattolici italiani

Si celebra domenica 23 novembre la giornata del quotidiano. Da un anno a questa parte esce come secondo dorso dell'edizione domenicale un ampliato e rinnovato Milano sette, finestra aperta sulla vita della Chiesa di Milano

21 Novembre 2008

21/11/2008

Si celebra domenica 23, come di tradizione, la giornata del quotidiano cattolico Avvenire. Quest’anno con particolare enfasi, visto che il 4 dicembre ricorre il quarantesimo anniversario della fondazione del giornale. Una testata che, come ha sottolineato il cardinal Tettamanzi nel messaggio alla diocesi per l’occasione, fu fortemente voluta da Paolo VI, già arcivescovo di Milano, e quindi ha un forte legame con la Chiesa ambrosiana.

Nell’ultimo anno, poi, questo legame è andato rafforzandosi grazie al nuovo Milano sette , l’inserto a cura della diocesi in edicola come secondo dorso dell’edizione domenicale del quotidiano e che, come ha sottolineato Tettamanzi nel suo messaggio, «si sta sempre più caratterizzando come strumento utile per raggiungere le comunità cristiane con il magistero del Vescovo, per mostrare la vitalità della nostra Chiesa, per conoscere e seguire le tappe del cammino diocesano, per mostrare l’intraprendenza pastorale delle parrocchie». Domenica, “Milano sette” avrà una diffusione straordinaria in tutte le parrocchie della diocesi.

Secondo l’Arcivescovo, «lo slogan che oggi accompagna la testata di Avvenire, “Per amare quelli che non credono”, indica bene l’impegno che deve animare il giornale, chiamato a presentare – come ricordava Giovanni XXIII – “sempre la verità, ma dirla e scriverla con rispetto e cortesia; dirla agli altri, come vorremmo sentircela dire”».

E in questo traguardo dei quarant’anni il giornale, secondo Tettamanzi, raccoglie una nuova sfida: «godere sempre dei pregi della “gioventù” (la facilità di lettura, la capacità di suscitare interesse, la gradevolezza nel suo aspetto grafico…) e insieme vantare l’autorevolezza della “maturità”: la consapevolezza – in quanto “voce” dei cattolici italiani – di ricoprire un ruolo unico nel panorama editoriale italiano e di essere espressione fedele del magistero della Chiesa».

Alla giornata di Avvenire la diocesi si è preparata fin da settimana scorsa: sabato 15, novembre, infatti, si è tenuto l’ultimo incontro del corso di formazione “Ieri bollettino parrocchiale, domani giornale della comunità”, il percorso formativo che ha rilanciato il ruolo della comunicazione in parrocchia e, soprattutto, ha dato nuovo slancio ed entusiasmo a chi opera nella propria comunità in questo ambito.

Ospiti di eccezione il cardinal Tettamanzi e Dino Boffo, direttore di Avvenire, il quale ha così descritto le caratteristiche del buon giornalista parrocchiale: «Avere la capacità di vedere ciò che altri non vedono e di sentire ciò che altri non sentono». Tettamanzi ha ribadito l’importanza della comunicazione nella comunità cristiana sottolineando come essa sia un carisma da affidare principalmente ai laici, protagonisti della trasmissione del messaggio evangelico.