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Testimonianza

Una scommessa con se stessi,
con il Signore e con il mondo

La vita consacrata oggi è un invito a “scendere” nella città degli uomini per farla diventare la nuova dimora del Dio-con-noi attraverso un impegno totale e incondizionato

di Lino DAN SJ

22 Gennaio 2014

Una scelta di vita consacrata è una scommessa con il Signore e con il mondo. Si accetta e si “sfida” il Signore a rendersi presente attraverso di noi verso gli uomini e le donne di oggi. Un invito a “scendere” nella città degli uomini per farla diventare la nuova dimora del Dio-con-noi attraverso un impegno totale e incondizionato che la vita consacrata segnala al mondo.

Ma la vita consacrata è anche una sfida al mondo, perché attraverso questi uomini e queste donne, che vivono e testimoniano colui che è “Altro” con l’offerta stessa della vita, venga ricordato il destino ultimo dell’umanità intera: essere interamente con Dio, vivere eternamente la comunione trinitaria.

Inoltre la vita consacrata è anche una scommessa con se stessi da parte di chi accoglie questa chiamata: come riuscire a vivere una vita intera donata al Signore in un servizio al mondo, senza vivere delle garanzie che il mondo vuole sue? Come vivere dell’amore di Colui che «tanto ha amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito» senza impossessarsene, anzi facendolo circolare e senza fermarlo a concrezioni umane? Come rendere visibile quella gioia che sta alla base di una scelta di vita dove povertà, castità e obbedienza sono vissute non per se stesse ma per essere veramente liberi nel servizio a Dio e all’uomo? Probabilmente il luogo dove oggi è maggiormente possibile la riscoperta di Dio sta in quella libertà che chi crede e vive di Lui sa far trapelare. Una libertà di amare e servire che viene ricevuta e donata.