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29 gennaio

Una Festa da vivere con i figli

Dal Servizio diocesano per la Famiglia spunti e idee per vivere la giornata

di Nino PISCHETOLA

22 Gennaio 2012

In vista della Festa della Famiglia di domenica 29 gennaio, sul tema “Farsi accoglienti per accogliere il mondo”, il Servizio per la Famiglia della Diocesi di Milano offre ai genitori alcuni spunti per prepararsi insieme ai propri figli.

Tra le varie proposte vi è l’invito ai figli a individuare un amico/a da invitare durante la settimana in un momento specifico: per fare i compiti, per giocare, per farlo conoscere alla famiglia. Oltre ad affrontare questa ed altre piccole “prove” di accoglienza, la famiglia in questi giorni è chiamata anche a esercitarsi nell’ascolto reciproco, attraverso momenti da dedicare al racconto in famiglia circa le attività di tutti i componenti (studio, lavoro, lavori di casa, sport, musica…). I genitori inoltre sono invitati a raccontare ai figli le scelte che hanno posto alla base della loro vita insieme e della loro famiglia, alcuni episodi (relativi a lavoro, casa…) che hanno segnato poi la vita familiare. È un modo per comprendere come i genitori hanno accolto i loro “imprevisti” e predispone i figli ad accogliere la propria storia, quello che Dio vuole da noi e per noi.

In preparazione della Festa della Famiglia naturalmente non dovrà mancare lo spazio della preghiera da condividere insieme in casa: la mattina, la sera, ai pasti, la domenica. In particolare con i figli grandi si potrà leggere insieme un brano evangelico per poi commentarlo.

Un’idea per le famiglie con i figli piccoli è invece quella di trovare brevi momenti di condivisione, con l’uso di disegni o ritagli e cartelloni. Si potrebbe anche avere più attenzione ai lavori di casa da svolgere, come se dovesse arrivare un ospite: ognuno sceglie a quale può applicarsi nell’arco della settimana.

Nel giorno della festa, infine, la proposta è quella di accogliersi al mattino con un gesto festoso e “speciale”. Si partecipa poi insieme alla celebrazione eucaristica. Per il pranzo si cura una modalità accogliente (si invita una famiglia poco conosciuta o una persona sola o ci si apre al pranzo comunitario in parrocchia). Durante la giornata si trova un momento in cui ci si confronta a partire dalle attività svolte in casa nel periodo di preparazione avendo cura di ascoltare effettivamente i più piccoli e di facilitarli a comunicare.

Il giorno della festa, il 29 gennaio, è anche l’occasione per ogni famiglia di chiedersi se può fare di più per aprirsi a qualche forma di accoglienza: se nelle modalità dell’adozione e dell’affido o in forme più leggere, se accogliendo una famiglia in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie. È il momento anche di decidere in famiglia a quali momenti di Family 2012 partecipare e se offrire il proprio tempo come volontari.