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Testimonianza

Una catechista e i vicini.
E Hye incontra la fede

Una catecumena coreana da due anni e mezzo si prepara a ricevere il battesimo a Pasqua

di Luisa BOVE

11 Febbraio 2013

Hye Jin Woosook Lee, coreana di 57anni, è l’ultima “allieva” di RosellaFranchi che nella sua lunga esperienzaha preparato alla cresima 70 adultie dal 1967 si dedica al cammino deicatecumeni. Finora ne ha seguiti una quindicina (tutti stranieri tranne uno) e tre annifa ha accompagnato al battesimo unaragazza indiana.

La nuova catecumena, Hye Jin, è organistae ha sempre frequentato il mondo dell’arte.«Un giorno, entrando nella chiesaSanti Patroni d’Italia Francesco e Caterinaa Milano, è rimasta incantata, anche dallaMessa celebrata dai frati», racconta Franchi.Dopo qualche tempo ha chiesto uncolloquio al parroco, «che poi l’ha indirizzataa me, come fa sempre quando cisono adulti che non hanno ancora ricevutoil Battesimo o la Cresima».

In Corea frequentava un’amica cristiana equando è venuta in Italia l’ha sollecitataa rivolgersi a un sacerdote perché l’accompagnassenel cammino di fede, maHye Jin non ne aveva mai sentita la necessità. Poi si è decisa. «Ci incontriamotutte le settimane quasi da due anni e mezzo – spiega Rosella -, ma ho chiesto a ungiovane di affiancarmi, perché io non seguomai da sola i catecumeni».

Hye Jin (che in italiano significa «credo») dice di aver trovato nel cristianesimo unaccompagnamento alla sua vita. «Adessoso a Chi rivolgermi», dice. «Quando sono in difficoltà o mi sento sola, sento che c’èGesù vicino a me». «La presenza del Signoreè molto viva in lei – ammette Rosella – e ha imparato a pregare».

Prima viveva con lei anche un figlio, maquando è partito per New York a studiareda tenore si è sentita persa. «Due vicini dicasa anziani l’hanno aiutata e consigliata, le hanno dato una vecchia Bibbia, anchese ha un linguaggio un po’ ostico». Poi leine ha comprata una nella sua lingua ed è quella che porta sempre con sé insieme alvocabolario negli incontri di catechesi perchéa volte deve fare un lavoro di traduzione.«Si è sempre sforzata molto, perchéil linguaggio della  Chiesa è difficile. Di solitoio e il catechista leggiamo il testo in italianoe Hye Jin segue il brano in coreano», dice Rosella. «È molto convinta. Ladomenica va Messa e quando c’è una letturache non capisce ci chiede spiegazioni. Qualche settimana fa per esempio c’erail brano di Ester e ha voluto sapere chi fosse… rimane sempre molto colpita daqueste figure dell’Antico Testamento. Si èletta da sola i libri della Genesi e dell’Esodo, ci sembrava importante infatti che conoscesseanche la storia dei Patriarchi. Orastiamo riflettendo sul Credo apostolico:lo conosce già a memoria, ma devecomprenderlo a fondo». Hye Jin sarà battezzata,cresimata e riceverà l’Eucaristia aPasqua nella chiesa dei Santi Patroni d’Italiae naturalmente Rosella sarà la sua madrina.Non sappiamo chi sarà il prossimo,è certo però che le motivazioni dei catecumeni«sono sempre le stesse», assicuraFranchi: «Quando decidono di entrare incontatto con Gesù ne restano affascinati,piace molto sapere che qualcuno ha datola vita per loro e lo sentono vicino, noncome figura astratta. E questo aiuta ancheme a riscoprirlo nei momenti difficili».