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Fino al 7 settembre

Un «Tempo in disparte» per i preti di nuova destinazione

Al Centro pastorale ambrosiano di Seveso l’iniziativa promossa dalla Formazione permanente del clero: esercizi spirituali e formazione precedono e preparano il passaggio delle consegne. In allegato il programma

22 Agosto 2018

Con l’arrivo e la cena al Centro pastorale ambrosiano di Seveso, la sera di domenica 26 agosto prende il via «Tempo in disparte», l’iniziativa promossa dalla Formazione permanente del clero e rivolta ai preti dall’11° anno di ordinazione che ricevono una nuova destinazione. «Anche quest’anno si propone di vivere un tempo di ricarica nella fede, di fraternità e di riposo – spiegano gli organizzatori -. Vuole essere un’occasione per raccogliere la grazia di Dio ricevuta, per verificare il cammino percorso e per guardare avanti con rinnovato spirito». «La nuova destinazione è un momento significativo – scrive l’Arcivescovo nella lettera d’invito -, perché è una chiamata a servire la Chiesa che rinnova la promessa proclamata nel giorno dell’ordinazione, significativo perché ogni nuovo inizio è un’occasione, una fatica, una sfida».

L’esperienza che la Diocesi propone è costituita da tre attenzioni da avere nel tempo del passaggio e da una proposta spirituale e formativa.

Dopo un tempo di riposo di 15 giorni – durante il quale ai parroci si chiede di trovare il tempo per un incontro con i rispettivi predecessori o successori alla presenza del Vicario episcopale di Zona, mentre la comunità che attende un prete è chiamata ad accoglierlo con un momento di presentazione attraverso il Consiglio pastorale -, il programma prevede, da domenica 26 a venerdì 31 agosto a Seveso, il corso di esercizi spirituali predicati da monsignor Calogero Marino (vescovo di Savona) sul tema «Lasciare e partire tra paura e coraggio. Figure bibliche».

A seguire, la proposta di formazione vera e propria, da lunedì 3 (con inizio alle 10) a venerdì 7 settembre, sempre a Seveso (programma in allegato), che prevede un momento di dialogo con l’Arcivescovo e si conclude con la celebrazione di preghiera e di benedizione per tutti i presbiteri che hanno ricevuto una nuova destinazione e immissione nell’ufficio dei parroci.