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18-25 gennaio

Settimana ecumenica, «Cercate di essere veramente giusti»

Quest’anno la traccia della preghiera per l’unità dei cristiani è stata preparata dai fedeli indonesiani, alle prese con una situazione di difficile convivenza

di Rosangela VEGETTI

31 Dicembre 2018

Si rinnova all’inizio del nuovo anno l’appuntamento delle Chiese cristiane del mondo per una Settimana di preghiera e riflessione sui grandi temi che investono l’umanità e chiamano le Chiese a un impegno comune e solidale verso l’unità.

Dal 18 al 25 gennaio anche gli ambrosiani sono sollecitati a ritrovarsi uniti sul grande tema «Cercate di essere veramente giusti». Il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano (Cccm), in collaborazione con il Servizio ecumenismo e dialogo della Diocesi milanese, ha approntato un percorso teso ad agevolare questo impegno delle Chiese a operare insieme nella costruzione di una società più giusta.

La traccia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2019 è stata preparata dai cristiani dell’Indonesia. Un Paese complesso, dal punto di vista del territorio (con ben 17 mila isole) e della popolazione (1340 gruppi etnici e oltre 740 idiomi locali); dei suoi 265 milioni di abitanti solo il 10% sono cristiani, di varie denominazioni, e la maggioranza è musulmana. Un Paese che ben conosce la fatica della convivenza tra differenze e prospettive di giustizia sociale. In un contesto che ben conosce anche lacerazioni e conflittualità, i cristiani in Indonesia hanno trovato che le parole del Deuteronomio «Cercate di essere veramente giusti» (Dt 16, 18-20) parlassero in modo vigoroso della loro situazione e delle loro necessità e ben si rapportassero ai diversi contesti mondiali. Il richiamo alla giustizia come codice di vita per tutti e per ciascun cittadino del mondo di oggi, sia verso gli altri esseri umani, sia verso l’intero universo, guida il cammino di preghiera e di unità di fede dei cristiani.

«Anche le Chiese di Milano si attengono alla traccia indicata dal comitato internazionale per ogni giorno – spiega la reverenda Vickie Sims, cappellana della Chiesa anglicana di Milano e segretaria del comitato di presidenza del Cccm -, con incontri giornalieri in chiese diverse per coinvolgere il più possibile di popolazione anche delle “periferie” e con l’intento di maggiore ascolto delle diverse voci ecclesiali». Il tema della giustizia impegna a rivedere molte iniziative, personali e comunitarie, e il Cccm propone al primo incontro la distribuzione a ciascun partecipante di due cartoncini che riportano all’impegno di giustizia che ci si assume nella preghiera comune: uno è personale, come pro-memoria, l’altro da conservare e riportare all’incontro della prossima Pentecoste, come testimone di un impegno assunto e riaffermato sia di persona, sia di Chiesa.

La giustizia si modula a partire dalla migliore conoscenza e accoglienza reciproca tra le Chiese. Per questo il Cccm ha deciso di dedicare un incontro ogni due mesi a una riflessione a tre voci (cattolici, ortodossi, protestanti) per migliorare il dialogo e la reciproca conoscenza tra le Chiese membri del Consiglio. Si potrebbe dire con il desiderio di andare oltre la semplice collaborazione su alcuni programmi per costruire una maggiore unità di scelte di fede e di giustizia.

La riflessione per gli otto giorni e la celebrazione ecumenica sono incentrate sul tema principe del versetto-guida. Anche le diverse Zone pastorali della Diocesi hanno un programma di celebrazioni e incontri, curato dal Servizio per l’Ecumenismo e il dialogo della Diocesi.

 

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