Sirio 26-29 marzo 2024
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Seveso

Scola ai preti giovani: «Unità,
evangelizzazione, cura delle ferite dell’uomo»

Il Vicario generale monsignor Delpini sintetizza i contenuti della giornata di riflessione e confronto tra l'Arcivescovo e i sacerdoti ordinati negli ultimi dieci anni, svoltasi al Centro Pastorale Ambrosiano

di Annamaria BRACCINI

18 Settembre 2014

«L’intenzione è stata quella di dare avvio al cammino di formazione dei preti dell’Ismi, a cui, per questa occasione di incontro con l’Arcivescovo, si sono aggiunti anche i sacerdoti del secondo quinquennio di Ordinazione». È il vicario generale, monsignor Mario Delpini, nella sua veste di responsabile della Formazione permanente del Clero, a stilare una sintesi riassuntiva dell’Istruzione ai sacerdoti introdotta dalle indicazioni del cardinale Scola presso il Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso, alla presenza di circa 150 presbiteri. «Una giornata articolata e interessante, che ha visto una più che soddisfacente partecipazione dei preti dal punto di vista quantitativo e qualitativo, vissuta anche con spazi di dialogo, attraverso le domande e le riflessioni dei preti, in un clima di cordialità e amicizia», sottolinea monsignor Delpini.

Quali i punti forti dell’Istruzione dell’Arcivescovo?
Sono tre i temi sui quali il Cardinale si è soffermato e su cui si incardinerà il cammino della Formazione di quest’anno. Anzitutto si è rilevata la necessità di superare il dualismo tra la personale dimensione spirituale e l’attività pastorale del prete, che è una tentazione sempre presente. La frammentazione dell’uomo di oggi non può che toccare, infatti, anche l’esperienza e l’agire sacerdotale che, proprio per questo – ha detto l’Arcivescovo -, deve avere una forma “cristica”. Inoltre, in vista dell’ormai prossima beatificazione, si è posta l’attenzione sulla figura di Paolo VI come punto di riferimento esemplare per l’evangelizzazione. E infine, in riferimento al pellegrinaggio che, con i preti Ismi, compiremo a Sarajevo dal prossimo 13 ottobre, il richiamo è stato a riconoscere nelle ferite dell’uomo e dei popoli un luogo privilegiato della missione. Dunque, direi tre parole-chiave: unità della persona del prete, evangelizzazione sul modello di Paolo VI e di papa Francesco e contesto di questa evangelizzazione che è la società ferita. A questa Istruzione nella mattinata sono seguiti molti interventi e spunti di riflessione, mentre nel pomeriggio, oltre a continuare il momento assembleare, ci siamo riuniti anche come équipe di Formazione permanente per riflettere, anche dal punto di vista organizzativo, sui cammini che tradizionalmente la nostra Chiesa propone e approfondisce per i preti giovani.

Relativamente a questo ambito, avete deciso qualche cambiamento?
No, semplicemente ci siamo confrontati col gruppo del quale ho assunto di recente la responsabilità. Non sono previste particolari novità rispetto agli itinerari e appuntamenti già noti, pubblicati nei Quaderni della Formazione del Clero 4 (Itl-Centro Ambrosiano), nel quale si possono ritrovare tutti i dettagli.