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Dal 2 settembre

«Quattro giorni»,
la comunità cristiana racconta il Vangelo

Al via il percorso di formazione per i catechisti dell’Iniziazione cristiana, per ripartire unitariamente

di Antonio COSTABILE Responsabile Servizio per la Catechesi

1 Settembre 2014
Monsignor Antonio Costabile

«C’è bisogno di una comunità in cui l’incontro con Gesù venga vissuto e praticato effettivamente come principio d’unità dell’io e della realtà. La proposta della comunità educante vuole essere una scelta che risponda più compiutamente a questa esigenza» (Nota pastorale, La Comunitàeducante, cap.II.b, giugno 2014).

Con l’inizio del nuovo anno pastorale, come è consuetudine a settembre, si avvia il percorso di formazione per i catechisti dell’Iniziazione cristiana (Ic). In questo anno abbiamo alcune novità rilevanti che solo per cenni possiamo suggerire e sulle quali ritorneremo puntualmente. Al termine dello scorso anno pastorale si è già presentata la traccia del percorso in particolare per la fase 7-11 anni in vista del completamento dell’Ic. A giugno il nostro Arcivescovo ha consegnato a tutte le comunità cristiane la nota pastorale in riferimento alla Comunità educante (C.E.). Ora si tratta di ripartire con uno slancio nuovo, dando seguito alle indicazioni contenute nella Nota pastorale e insieme tracciando un percorso di formazione per i catechisti e gli altri membri che supporti un cambiamento reale nel modo di impostare e attuare gli itinerari dell’Ic secondo le linee già indicate.

Una in special modo chiede di essere presa a cuore nelle nostre comunità come scelta prioritaria e decisiva: dare progressivamente forma alla Comunità educante. Lo scopo della C.E. mi pare ben evidenziato dal passaggio della Nota pastorale che introduce l’articolo. La C.E. è la forma concreta con la quale si rende possibile quell’incontro decisivo nella vita col Signore Gesù da parte dei nostri ragazzi insieme ai loro genitori. È una meta alta e impegnativa, ma da perseguire con tenacia e molta concretezza, senza fretta e senza ricerca di formule immediatamente risolutive.

Perché ciò avvenga occorre di nuovo e in modo ancora più efficace che si proceda nella formazione di laici adulti, che si mettono a servizio di ragazzi e genitori insieme ai presbiteri, ai religiosi e alle religiose delle nostre comunità. A questo scopo è stata ripensata globalmente la proposta di formazione che inizia con la «Quattro giorni» e prosegue poi dando forma a percorsi che accompagneranno in modo articolato le équipes decanali di formatori che si vanno costituendo e, a cascata, durante l’anno pastorale tutti i catechisti e altri membri delle C.E.

È un’avventura grande che si sta intraprendendo, l’avventura di una Chiesa che rinnova la sua passione educativa in modo sinodale e insieme valorizza molte ricchezze e risorse che già ci sono nelle comunità cristiane. La scelta preferenziale indicata dal nostro Arcivescovo di ridare vigore e figura più precisa al compito educativo è certamente scelta prioritaria nell’annuncio del Vangelo e nell’introduzione alla vita cristiana. Insieme possiamo già dai primi di settembre con la proposta della «Quattro giorni comunità educanti» cercare i modi più concreti e operativi per ripartire unitariamente.

Questi sono i titoli delle quattro relazioni nella «Quattro giorni»: «Coltiviamo Comunità educanti per l’Iniziazione cristiana dei ragazzi»; «Leggiamo il vissuto familiare alla luce del Vangelo»; «Ascoltiamo la Parola di Dio tra adulti»; «Raccontiamo il Vangelo ai ragazzi».

Gli incontri si svolgono in diverse sedi in ogni Zona pastorale. Martedì 2 settembre iniziano a Varese (Biumo Superiore, ore 15) e a Germignaga (Cinema Italia, ore 20.45).

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