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21 novembre

«Pro Orantibus», una realtà che interessa tutti

Celebrazioni nelle Zone pastorali. Monsignor Piantanida: «Un'occasione per ringraziare queste sorelle, ma anche per frequentarle, ascoltarle e farci orientare dove è possibile»

di monsignor Ambrogio PIANTANIDA Vicario Episcopale per la Vita Consacrata

12 Novembre 2013

In occasione della Giornata mondiale Pro Orantibus (giovedì 21 novembre), celebrazioni sono in programma nelle singole Zone pastorali della Diocesi: in allegato il programma completo con gli altri luoghi e monasteri di clausura, che accoglieranno le suore di vita attiva e chiunque vorrà partecipare.

 

Mentre la liturgia nella “Presentazione al Tempio” celebra Maria sempre tutta consacrata a Dio e al suo disegno – già dai primi anni -, è abituale ricordare la vita contemplativa femminile e le claustrali. Forse però questo succede solo a poche suore di vita attiva che si raccolgono in tale data presso uno dei monasteri della nostra Diocesi.

Sarebbe molto importante che in ogni parrocchia o comunità pastorale non si sottacesse questa presenza: ed evidentemente non solo in tale giorno. I monasteri, infatti, sono luoghi di incessante lode a Dio, di intercessione e di riparazione e dunque «producono frutti abbondanti di santità e danno incremento al popolo di Dio con una misterioso fecondità spirituale». Inoltre tali comunità diventano «luoghi di silenzio e contemplazione in cui l’uomo di oggi può ritrovare il senso profondo della propria vita nell’incontro con il Signore» (così il Sinodo Diocesano 47° Cost. 454).

Un giorno all’anno per ringraziare queste sorelle (in Diocesi sono circa 300) e per stimolarle ad aiutare la nostra fatica a credere e a sperimentare la pienezza umana del vivere Cristo, ma anche per deciderci a frequentarle, ad ascoltarle e a farci orientare dove è possibile. È certamente un’attenzione più che doverosa e condivisibile da molti uomini e donne, giovani e non, credenti o distanti dalla pratica cristiana.