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27-29 settembre

Paolo VI a cinquant’anni
dall’elezione e dal Concilio

A Concesio, paese natale di Giovanni Battista Montini, la XII edizione dei Colloqui internazionali di studio dedicati alla sua figura e alla sua opera. In allegato il saluto dell'Arcivescovo

19 Settembre 2013

Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 settembre, a Concesio, presso la nuova sede dell’Istituto Paolo VI sorta accanto alla casa natale di Giovanni Battista Montini, è in programma il XII Colloquio internazionale sul tema “Il Concilio e Paolo VI. A cinquant’anni dal Vaticano II”.

I Colloqui internazionali di studio sono un appuntamento promosso dall’Istituto Paolo VI di Brescia con cadenza triennale. Vi parteciapno studiosi di tutto il mondo, che offrono il loro contributo allo studio del pensiero, dell’insegnamento e dell’opera di Paolo VI e del contesto storico ed ecclesiale in cui si collocano la sua vita e il suo pontificato. Gli undici Colloqui finora tenuti – a partire dal primo, dedicato all’enciclica Ecclesiam Suam (1980) – hanno approfondito gli aspetti fondamentali del pontificato di Paolo VI, così come della formazione di Giovanni Battista Montini e del suo servizio ecclesiale.

I Colloqui precedenti sono già stati oggetto di considerazione analitica nel contributo dell’arcivescovo Montini alla preparazione conciliare e al primo periodo del Vaticano II, così come l’opera di Paolo VI che ha continuato il Concilio convocato da Giovanni XXIII e lo ha guidato fino alla sua conclusione. Il XII Colloquio, che cade a cinquant’anni dall’elezione di Paolo VI, intende riprendere con uno sguardo storico prospettico lo studio del rapporto tra Paolo VI e il Vaticano II e del significato del suo insegnamento e della sua azione conciliare.

Il XII Colloquio internazionale intende così contribuire inoltre alla riflessione sul significato del Vaticano II e sui criteri della sua interpretazione, proponendo un’analisi dei principali orientamenti della storiografia e dell’interpretazione teologica del Vaticano II e, in particolare, mettendo in luce lo stile pastorale di Paolo VI come elemento che non può essere ignorato nello sforzo di dare una lettura adeguata del Vaticano II.