L’incontro con il Signore Gesù il cuore del nuovo Anno oratoriano. Il 23 settembre la Festa d'apertura

Il salto della fede, di chi corre incontro al Signore Gesù perché ha sentito la sua voce, è un salto coraggioso che è segno di una scelta risoluta, che riempie il cuore di gioia. Questo salto per i ragazzi degli oratori della Diocesi di Milano, nell’Anno della Fede che il Papa ha voluto per la Chiesa, diventa un grido forte: «Jump!».
L’incontro con il Signore Gesù sarà il cuore dell’Anno oratoriano 2012-2013. L’elemento chiave sarà la dimensione della festa e della gioia che si vuole ritrovare come condizione permanente della vita in oratorio. L’oratorio è chiamato a essere una comunità festosa e a sfruttare soprattutto la celebrazione del giorno festivo, dove la festa è preparata dai più grandi per i più piccoli.
È questa una delle eredità di Family 2012. Il VII Incontro mondiale delle famiglie segna inevitabilmente il cammino anche dell’Anno della Fede, soprattutto per la nostra Diocesi e quindi anche per i nostri oratori. Le parole di Papa Benedetto XVI nella sua visita a Milano sono il punto di partenza per fare il salto della fede. Riferendosi all’oratorio nel suo discorso ai ragazzi della Cresima, nella festa di San Siro il 2 giugno scorso, così lo descriveva: «L’oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta insieme nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di altro genere, si impara a vivere, direi. Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore!».
L’integrazione fede e vita, principio fondante e obiettivo dell’oratorio, si realizza proponendo ai ragazzi una vita evangelicamente vissuta, cioè la «vita buona del Vangelo». Questa proposta parte da un convincimento che è un piccolo credo di ogni educatore cristiano e che il Concilio Vaticano II, al centro delle celebrazioni dell’Anno della fede, ha così bene sintetizzato: «Chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, diventa anch’egli più uomo» (Gaudium et Spes, 41).
La costanza è un altro elemento chiave dell’Anno oratoriano «Jump!», una costanza richiesta ai ragazzi perché innanzitutto è loro offerta e testimoniata dai più grandi, come segno di una fedeltà a ciò che conta davvero, che risulta evidente proprio perché prima viene vissuto da chi lo propone. Quest’anno ci sarà un impegno anche a guardare i luoghi dell’oratorio nelle loro potenzialità evangelizzatrici. Un lavoro che farà il Consiglio dell’oratorio, insieme agli educatori e animatori: plasmare e caratterizzare ogni ambiente perché in un certo senso possa “annunciare il Vangelo”. È così che anche il bar, allestito in un certo modo e abitato con “stile”, può essere evangelizzatore. Ma la porta più aperta e invitante dell’oratorio deve restare quella della cappellina, il luogo dell’incontro con il Signore, in cui tenere fisso lo sguardo su Gesù.
A settembre sarà disponibile il sussidio per l’animazione dell’Anno 2012-2013 in oratorio dal titolo Jump! Il salto della fede (ed. In Dialogo) e il cd dei canti della proposta con dodici tracce audio per l’animazione e la celebrazione dell’Anno della fede in oratorio. A settembre ulteriori contributi saranno on line nella sezione “Oratorio e ragazzi” del sito diocesano, anche in vista della Festa di apertura degli oratori prevista per domenica 23 settembre. Invece, la consueta festa e presentazione della proposta dell’Anno oratoriano ad animatori e responsabili degli oratori, “OraMiLancio”, sarà sabato 15 settembre, dalle 16 alle 21.30, a Sesto San Giovanni presso le Opere Sociali Don Bosco (viale Matteotti, 425 – Mm1 Sesto Fs).