Sirio 26-29 marzo 2024
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Milano

Madonna delle Lacrime, chiusura dell’anno giubilare

Nel IV centenario della lacrimazione dell’immagine di Maria presente nel Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso. Messe con il Vicario generale (11 luglio) e l’Arcivescovo (13 luglio)

6 Luglio 2021

Martedì 13 luglio si conclude l’anno giubilare nel IV centenario della lacrimazione dell’immagine di Maria denominata «Madonna delle lacrime», presente nel Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso a Milano. Si tratta di un affresco attribuito alla Scuola di Michelino da Besozzo, raffigurante la “Madonna col Bambino Gesù affiancata dai Ss. Nazaro e Celso”.

Nella chiusura dell’anno giubilare il Vicario generale della Diocesi, monsignor Franco Agnesi, celebrerà la S. Messa solenne domenica 11 luglio alle 11. Martedì 13 luglio, la Messa delle 7.30 sarà presieduta dall’Arcivescovo.

Stando alle testimonianze raccolte dalla commissione istituita dal cardinale Federico Borromeo, il 13 luglio 1620 dagli occhi della Madonna fuoriuscirono delle lacrime. Fu poi la pietà popolare a rendere questa immagine uno dei punti più significativi per la preghiera presenti in questo Santuario mariano milanese.

Nel ricordo dei quattrocento anni dell’evento prodigioso, il 13 luglio 2020 l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini ha aperto solennemente le celebrazioni dell’anno giubilare. Da quel giorno e fino alla data di chiusura, per concessione della Penitenzieria Apostolica, è possibile ottenere l’indulgenza plenaria.

 

 

 

Concerto d’organo

Lunedì 12 luglio, alle 20.45, nel Santuario si terrà il concerto d’organo dell’organista Marimo Toyoda. Al termine sarà possibile visitare il Santuario (sec XV-XVI) e la Basilica di San Celso (sec X), sicuramente uno dei complessi monumentali più importanti e ricchi di storia, arte e fede a Milano. Qu, oltre all’immagine della Madonna dei miracoli (voluta da Sant’Ambrogio) detta anche di Sant’Ambrogio o di San Celso o degli sposi, sono conservate altre importanti opere di artisti del Cinquecento lombardo: Procaccini, Campi, Ferrari, Moretto, Bergognone, Cerano...