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Family

Le catechesi in un taglio
giovanile e articolato

I contenuti del secondo libretto della collana “In Famiglia” tradotti in un linguaggio moderno che abbraccia tutte le forme espressive

19 Febbraio 2012
IslBG

Nel secondo libretto della collana “In Famiglia” i contenuti delle catechesi preparatorie all’Incontro mondiale delle famiglie sono tradotti in un linguaggio moderno, adatto ai giovani e che abbraccia tutte le forme espressive

Brani letterari e saggi per capire l’oggi

Testi di narrativa e di saggistica contemporanea ci prendono per mano e contornano la Parola biblica di ulteriori declinazioni sulla contemporaneità. La testimonianza cristiana nella società e la propria attitudine rispetto alla questione del lavoro e della possibilità di esprimere la propria identità e di vedersi valorizzati e realizzati nella dimensione lavorativa viene letta e rilanciata per la discussione attraverso la lente di storie e di brani letterari. Ma anche di saggi come quello di Severino Dianich sullo studio come lavoro, dove il tema della responsabilità del fare si allea a quello della rsponsabilità dell’imparare: «Non c’è acquisizione del sapere senza fatica, è la fatica dell’ascolto, della lettura ripetuta mille volte nel cercare di capire, ma soprattutto della necessaria continua revisione del proprio metodo e di se stessi, con un forte senso autocritico, della costanza nel ricominciare da capo, del superare la delusione del risultato non raggiunto. Tutto questo contribuisce molto a comporre le diverse e divergenti energie di cui si è dotati in un equilibrio complessivo della persona e del progetto di vita». Studio e lavoro come risorsa, ma anche come sfida (come ricorda Pietro Ichino, qui citato per il suo saggio Inchiesta sul lavoro) e poi lavoro come promessa di senso, di completamento identitario e di conciliazione con i ritmi familiari.

Quando il quadro è “messo in moto”

Dal Beato Angelico alla fotografia al pittore cinese e cristiano He Qi fino ai capolavori del Museo Diocesano: opere d’arte antica e contemporanea sono rilette alla luce di un’analisi storica e antropologica dell rappresentazione che di volta in volta propongono protagonisti dell’Antico e del Nuovo Testamento. Sfondi, silenzi, sguardi e sfumature, tutto concorre all’interpretazione delle loro storie avvincenti, della passione degli artisti che hanno saputo valorizzare uno sguardo originale sulle cose, dei valori rappresentati. Ogni quadro è «messo in moto», vive di vita propria e si anima davanti al lettore, proponendo una scena parlante e un’azione emozionante e piena di senso. Basta sapersi avvicinare e saper ascoltare, basta imparare ancora a stupirsi per sentire il silenzio appena interrotto dal rumore metallico di una vanga nella quinta formella del Portale Maggiore della Cattedrale di San Petronio a Bologna.
Basta aprire il proprio cuore per sentire in sé la lacerazione della cacciata di Adamo ed Eva e per scoprire la compassione nello stesso gesto di cacciata: Dio non demorde, è più testardo del male e già riscrive e progetta una storia perché l’uomo ritorni ad assaporare il perdono, a ricercare la verità, a recuperare l’armonia e l’equilibrio. Basta guardare con attenzione per sentirsi parte della scena e sedersi tra gli altri nel «giorno di scuola» che il pennello del Beato Angelico evoca davanti a noi con la sua rappresentazione del discorso della montagna: «Vieni e vedrai», c’è posto anche per te.

In musica e sullo schermo

Le canzoni e i film che ci hanno accompagnato negli ultimi anni ci fanno anche riflettere su come meglio mettere in circolo i valori e i temi espressi da ognuna delle catechesi. Nei testi di recentissime canzoni pop italiane e nelle storie e nelle parole che prendono vita sullo schermo continua il nostro percorso dentro i temi dell’Incontro mondiale delle famiglie e via dalle approssimazioni e dai ragionamenti di superficie e non si sostanza. Anche una canzone può essere un buon punto di partenza per circoscrivere un’emozione, un disagio, un momento di smarrimento, una speranza. E la visione di un film, magari in compagnia, è un’esperienza non solo di sensazioni, ma anche di acquisizione di nuova conoscenza, di applicazione di senso critico, di nuove idee e spunti. Quando si parla di lavoro, ad esempio, è inevitabile che il pensiero corra anche alle manipolazioni, alle slealtà, alle malversazioni finanziarie che hanno reso possibile una crisi di portata planetaria. Il gioiellino ispirato al caso Parmalat ci consegna una domanda impellente: non siamo di fronte alla necessità di una vera e propria rifondazione del sistema e delle persone che gestiscono le dinamiche economico-finanziarie? We want sex ci parla del divario salariale tra uomini e donne, una delle questioni, letteralmente una piaga, di cui anche l’Unione europea continua a farsi carico perché le donne possano godere finalmente delle stesse opportunità professionali degli uomini.

Stili di vita raccontati in dieci cortometraggi

Stili di vita come buone pratiche, stili di vita come testimonianza cristiana nel quotidiano: dieci cortometraggi (le videocatechesi) disponibili sul sito internet www.family2012.com ci raccontano i dieci capitoli sulla famiglia, il lavoro e la festa attraverso altrettanti esempi e storie rappresentative della vita quotidiana di dieci famiglie. Persone che hanno accettato di raccontare il proprio vissuto, le proprie difficoltà quotidiane e le proprie speranze rispetto al lavoro e alla vita professionale oppure alla dolorosa negazione del lavoro e alla difficoltà S quotidiana per la sussistenza della famiglia. Stili di vita significa anche buone pratiche e nuove forme di solidarietà, nuovi stili per abitare il mondo lavorativo con sobrietà e apertura gli altri: la preghiera in famiglia, ma anche il “reddito di autonomia” e naturalmente i vari progetti nati a partire dall’intuizione del Fondo famiglia-lavoro inaugurato dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Attività, sperimentate con successo in alcuni territori, possono trovare maggiore forza ed essere quindi ancora più efficaci se sono condivise, se diventano oggetto di confronto e di riflessione comune.