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In libreria

L’Arcivescovo scrive a chi opera per la catechesi dell’Iniziazione cristiana

Lettera aperta a catechisti e catechiste per esprimere riconoscenza

di monsignor Antonio COSTABILEResponsabile del Servizio per la Catechesi

12 Novembre 2020

All’inizio del nuovo anno pastorale il nostro Arcivescovo scrive ai catechisti/e una lettera aperta (acquistabile on line e nelle librerie cattoliche) per esprimere a nome suo e di tutta la comunità diocesana una profonda gratitudine e riconoscenza per il loro prezioso e impegnativo servizio ai ragazzi e alle famiglie.

L’Arcivescovo usa una splendida metafora per elogiare in particolare le catechiste: esse sono un miracolo settimanale sotto gli occhi di tutti in ogni parrocchia della diocesi: «Gesù compie ogni settimana sotto i nostri occhi il miracolo delle catechiste».

La ripartenza quest’anno per l’attività catechistica e in generale per la pastorale chiede ancora di più coraggio, attenzione a un saggio discernimento della situazione e una rinnovata passione educativa.

Grazie di cuore al nostro Arcivescovo che mostra tanta fiducia nelle catechiste e sicuramente anche in altre figure educative che si affiancano ai genitori per l’introduzione dei ragazzi alla vita cristiana.  

Il nostro pastore invita caldamente i catechisti ad avere tanta disponibilità e pazienza, in particolare con i genitori, per saper condividere con loro in amicizia il faticoso compito educativo verso i figli. «In ogni caso, ciò che fate per i genitori è cosa grande, anche se nessuno vi dice grazie. Ve lo dico io: grazie!».

Con molto realismo l’Arcivescovo ricorda che i catechisti sono spesso l’unico volto di una Chiesa amabile, che molte famiglie incontrano.

Non manca, da ultimo, una parola rivolta ai preti e ai parroci incaricati dell’Iniziazione cristiana. A essi l’Arcivescovo si rivolge chiedendo di prendere a cuore la proposta diocesana con i sussidi pubblicati in questi anni e ufficialmente presentati con un decreto di promulgazione come catechismi diocesani per un cammino di autentica comunione ecclesiale.

Non resta che l’invito a una lettura attenta e meditata della lettera per farne tesoro alla ripresa, certo faticosa, ma insieme carica di speranza, del nuovo anno catechistico.