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7 novembre

L’Arcivescovo incontra il Consiglio presbiterale

Per la prima volta il cardinale Scola presiederà la sessione a Triuggio. Un momento di reciproca conoscenza e di ascolto

3 Novembre 2011
Villa Sacro Cuore a Triuggio

Lunedì 7 novembre, con inizio dei lavori alle 15, presso Villa Sacro Cuore di Triuggio si terrà la V sessione del Consiglio presbiterale diocesano. È il primo incontro presieduto dal nuovo Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola.

Dopo l’introduzione del Vicario generale, monsignor Carlo R.M. Redaelli, ci sarà la presentazione delle attività del Consiglio presbiterale diocesano da parte del segretario don Ettore Colombo. Seguiranno interventi a cura della Giunta e dei Consiglieri, con la possibilità di dialogo con l’Arcivescovo. La sessione si concluderà con i Vesperi, la cena e un momento di festa con l’Arcivescovo.

Sarà dunque un’occasione di reciproca conoscenza e di ascolto tra i membri del Consiglio presbiterale diocesano e il cardinale Scola. L’Arcivescovo ha già incontrato i sacerdoti diocesani visitando le singole Zone pastorali della Diocesi. Ora ha l’opportunità di incontrare i presbiteri che – come recita l’articolo 1 dello Statuto del Consiglio presbiterale – sono «rappresentanti l’intero presbiterio» e formano «come il senato dell’Arcivescovo».

Il Consiglio presbiterale è il luogo dove l’intero presbiterio costruisce e manifesta in modo più evidente la comunione con il proprio Vescovo; è luogo di costruzione di una reale fraternità sacerdotale e di condivisione del cammino pastorale diocesano. La Giunta del Consiglio presbiterale, riunitasi in preparazione a questo incontro, ha suggerito alcuni punti di riferimento da tenere presente da parte dei Consiglieri, così da arricchire il momento di dialogo e di scambio, a partire dalle domande: quale apporto può fornire il Consiglio presbiterale al cammino complessivo della Chiesa di Milano? Quali tematiche di ampio respiro meritano di essere considerate e approfondite per la vita della Chiesa locale?

Sarà preso in considerazione, inoltre, il rapporto tra il Consiglio presbiterale e il clero diocesano e religioso, la Formazione permanente del clero e il Consiglio pastorale diocesano. Tra le riflessioni proposte nel Consiglio presbiterale c’è anche quella sulla figura del prete in questo momento di transizione e su quali conversioni vengono richieste al presbitero in una situazione di travaglio non solo sociale, ma anche pastorale. Non mancheranno infine i suggerimenti per le prossime tematiche da trattare nelle sessioni del Consiglio presbiterale, in un contesto di interventi liberi da parte dei singoli Consiglieri.