Sirio 26-29 marzo 2024
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Udienza

L’Arcivescovo all’Ac: «Per il cammino sinodale servono laici protagonisti»

Mons. Delpini ha incontrato il presidente dell'Ac ambrosiana Gianni Borsa. Si è parlato di sinodalità, emergenza spirituale nella pandemia, situazione giovanile, presenza ecclesiale nelle realtà urbane e proposte estive dell'associazione

1 Giugno 2021
Gianni Borsa con l'Arcivescovo

«Apprezzo la vostra cura per ogni socio e per ogni persona e la gioia che emana da una vita laicale che si esprime in forma associata. Incoraggio, in questo senso, il cammino dell’Azione cattolica. Vi ringrazio anche per i molteplici servizi che svolgete nelle nostre comunità parrocchiali». Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha ricevuto martedì 1 giugno il presidente dell’Ac ambrosiana, Gianni Borsa, accompagnato dall’assistente ecclesiastico generale, don Cristiano Passoni.

Durante l’incontro Borsa ha espresso all’arcivescovo i temi più rilevanti affrontati dall’associazione in questo anno pastorale, durante il quale l’Azione cattolica ha avviato un’intensa riflessione sul profilo associativo (“essere e fare oggi l’Ac nel tempo nuovo”). Il presidente ha informato monsignor Delpini sulle attività svolte nel corso dell’anno, soffermandosi sui futuri orizzonti di impegno.

«Uno degli argomenti sui quali si sta concentrando l’associazione è la sinodalità, nella doppia prospettiva dell’avvio delle Assemblee sinodali in Diocesi di Milano e del percorso sinodale che la Chiesa italiana sta per intraprendere su sollecitazione di Papa Francesco», ha affermato Borsa. Emergenza spirituale, situazione giovanile, presenza ecclesiale nelle realtà urbane, proposte estive dell’associazione (che prenderanno avvio il prossimo 14 giugno) sono stati ulteriori motivi del confronto svoltosi presso la Curia arcivescovile.

Soffermandosi sulle Assemblee sinodali, l’arcivescovo ha incoraggiato l’Ac sul versante della formazione: «Occorre che i laici siano protagonisti, che si sentano chiamati alla missionarietà, e in questa direzione serve un “sentire ecclesiale”. Chi consiglia nella Chiesa deve coltivare una visione centrata sul Vaticano II. Qui ritrovo il patrimonio e il ruolo formativo dell’Azione cattolica».