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Dal 10 ottobre al 7 novembre

La sapienza dell’umano per i 100 anni di «Vita e Pensiero»

Una riflessione sul ruolo odierno della cultura articolata in quattro incontri serali in altrettante basiliche milanesi, promossi in collaborazione con l’Arcidiocesi

8 Ottobre 2018

«Sapienza dell’umano. Quattro parole per ricominciare» è il tema generale dei quattro incontri promossi da «Vita e Pensiero», in occasione del proprio centenario e in collaborazione con l’Arcidiocesi di Milano.

Un’iniziativa nata dalla consapevolezza del ruolo della cultura in un momento in cui c’è un particolare bisogno di apprendere di nuovo il lessico e la grammatica dell’umano, la sapienza dei fondamentali della vita: il pensiero nasce dalla vita e alla vita è destinato. Ecco quindi le quattro parole scelte: entusiasmo, desiderio, limite, tradizione. Parole da ascoltare, meditare e pensare proprio nei luoghi in cui la Chiesa ha avuto inizio a Milano. Per dire che anche oggi il cristianesimo può conoscere la forza di un nuovo inizio.

Ecco il calendario degli incontri.

Mercoledì 10 ottobre, ore 21, Basilica di San Simpliciano (piazza San Simpliciano 7, Milano): Pablo d’Ors (Amigos del desierto, Madrid) parla di «Presi da Dio. In principio l’entusiasmo», con interventi di padre Beppe Lavelli e Alfonso Colzani. Entusiasmo in greco significa “essere afferrati da Dio”. Così è al principio di ogni vocazione nella vita, quando si è mossi da una forza che attrae e supera. Come essere fedeli nelle diverse stagioni della vita alla passione degli inizi? In che modo custodirne il mistero e la bellezza?

Mercoledì 17 ottobre, ore 21, Basilica di Sant’Ambrogio (piazza S. Ambrogio 15, Milano): José Tolentino Mendonça (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma) parla di «“Chi ha sete, venga”. Elogio del desiderio», con interventi di don Cesare Pagazzi e Davide Rondoni. La società dei consumi dissipa la vita nella fantasmagoria dei piccoli desideri e della loro saturazione. Ci si scopre così privi di desiderio, insoddisfatti nella sazietà. Ma il desiderio umano esige un contenuto e un orizzonte più grandi, è una sete che niente sotto il cielo può esaurire. Come abitare lo spazio della mancanza, luogo dell’incontro con l’Altro?

Mercoledì 24 ottobre, ore 21, Basilica di San Nazaro (largo F. Richini 7, Milano): Luciano Manicardi (Comunità di Bose) parla di «Felicemente creature. Il dono del limite», con interventi di don Antonio Torresin e Silvia Landra. È possibile riconciliarsi con il limite, con i nostri limiti, e accogliere la finitezza come un dono? Ossessionati dalla tensione ad andare sempre oltre, possiamo perdere lo sguardo che apprezza la vita così com’è. Occorre piuttosto coltivare e custodire la parte del giardino che ci è stata affidata.

Mercoledì 7 novembre, ore 21, Basilica di Sant’Eustorgio (piazza S. Eustorgio 1, Milano): Giuliano Zanchi (Fondazione Bernareggi, Bergamo) parla di «Riaprire i passaggi. Il futuro della tradizione», con interventi di don Sergio Massironi e Chiara Giaccardi. La nostra storia sembra bloccata tra un passato che non conta più e un futuro non atteso. È diventato difficile il passaggio del testimone da una generazione all’altra. Come rimettersi in moto, riattivando energie e immaginazione? Anche dentro la Chiesa, la tradizione è una forza vitale, il cui fuoco va custodito.

Info: www.vivaillettore.it

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