Sirio 26-29 marzo 2024
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27 settembre

Il turismo e il lavoro, un futuro migliore per tutti

Questo il tema della Giornata mondiale, a sottolineare come il settore sappia produrre occupazione. Nel messaggio pontificio l’auspicio che la dimensione dell’incontro favorisca conoscenza e rapporti improntati all’amicizia

di Massimo PAVANELLOResponsabile del Servizio per la pastorale del turismo

18 Settembre 2019

Lo ha precisato, da par suo, Nicolás Gómez Dávila, scrittore e aforista colombiano: «La religione non è nata dall’esigenza di assicurare solidarietà sociale, come le cattedrali non sono state costruite per incentivare il turismo». Chiaro? Chiaro.

La Chiesa, quindi, non confonde i mezzi con i fini. Tuttavia, non nega l’utilità dei primi. Per questo motivo si cimenta in ogni campo dell’umano. Compreso quello del turismo. Proponendo tradizionalmente, tra l’altro, una riflessione in occasione della Giornata mondiale del turismo, che si celebra il 27 settembre di ogni anno.

Il fenomeno della mobilità leisure (che comprende, tra l’altro, motivi di riposo, svago, culturali e religiosi…) vanta numeri importanti. Basti pensare che nel 1950 i turisti internazionali erano poco più di 25 milioni, mentre nel prossimo decennio si stima che potrebbero raggiungere la cifra di 2 miliardi.

Anche la Lombardia sorride. Tra il 2013 e il 2018, tutte le province della regione hanno confermato il segno più. A Milano, nel 2018, sono stati registrati 7,8 milioni di arrivi e 15,9 milioni di presenze. Brescia (dove il 72% dei turisti del 2018 erano stranieri) si conferma al secondo posto, con quasi 2,8 milioni di arrivi e 10,4 milioni di pernottamenti. Positivi, con 980 mila arrivi e 3,35 milioni di presenze, sono i dati di Sondrio. Buone performance anche per Como (la provincia con la maggior vocazione internazionale con il 77,5% delle presenze straniere) e Lecco (62,6% di stranieri), ma anche Mantova e Cremona.

Tutto ciò produce occupazione. I dati diffusi dall’Organizzazione mondiale del turismo rilevano che su undici posti di lavoro nel mondo, almeno uno è generato – direttamente o indirettamente – dal turismo. E proprio questo è il tema della giornata mondiale 2019, «Il turismo e il lavoro: un futuro migliore per tutti».

Il cardinale Peter Turkson, per il Vaticano, così riflette sull’argomento: la scelta del tema «appare particolarmente opportuna (…). Gli obiettivi della pace, la sicurezza, la promozione e l’inclusione sociale non possono essere raggiunti se si trascura l’impegno congiunto per assicurare a tutti un lavoro dignitoso, equo, libero». Il messaggio pontificio dimostra, poi, una conoscenza dettagliata dell’argomento: «Consulenti di viaggio e guide turistiche, chef, sommelier e camerieri, assistenti di volo, animatori, esperti di marketing turistico e social network: in molti operano in condizioni di precarietà e talvolta di illegalità, con retribuzioni non eque, costretti a un lavoro faticoso, spesso lontano dalla famiglia, ad alto rischio di stress e piegato alle regole di una competitività aggressiva».

Ciò vale a tutte le latitudini. Continua il Cardinale: «Indigna lo sfruttamento del lavoro nei Paesi poveri, ma ad alta vocazione turistica in virtù del ricco patrimonio ambientale e storico-culturale che li caratterizza, dove a trarre beneficio dall’utilizzo delle risorse locali raramente sono i popoli autoctoni». E, citando San Giovanni Paolo II, evidenzia che «l’attività turistica può svolgere un ruolo rilevante nella lotta alla povertà, sia dal punto di vista economico, che sociale e culturale». Da qui l’incoraggiamento affinché «la dimensione dell’incontro che il lavoro nel turismo può offrire» avvii «quella conoscenza che costituisce il primo passo per l’abbandono di pregiudizi e stereotipi e per la costruzione di rapporti improntati all’amicizia». Infine Turkson esprime un grazie, a nome della Chiesa, «in particolare agli operatori pastorali per tutte le energie quotidianamente profuse affinché la Parola di Dio possa illuminare e vivificare questo singolare campo del vivere umano».

Un esempio virtuoso di attività pastorale del settore – in equilibrio tra lavoro e turismo – è l’agenzia diocesana Duomo Viaggi che il 5 ottobre celebrerà il 50° di fondazione.