Sirio 26-29 marzo 2024
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Riflessione

Il cantico di Maria: Natale, tutto è grazia

Il presepe dell’Arcivescovo quest’anno è fatto di musica e parole, quelle pronunciate dalla Vergine che, dice monsignor Delpini, «se potete fare silenzio e vi ponete in ascolto, riuscirete forse a sentire anche a casa vostra»

24 Dicembre 2017
Una “Natività” di Alessandro Nastasio

Nel mio presepe quest’anno non ho costruito colline né disegnato cieli stellati, non ho messo statuine d’arte né meccanismi portentosi che muovono braccia di fabbri, accendono luci, trascinano pecore verso la grotta di Betlemme.

Quest’anno il mio presepe è fatto di musica e parola, è un presepe di cantici.
Se potete fare silenzio e vi ponete in ascolto, riuscirete forse a sentire anche a casa vostra il cantico di Maria dal mio presepe.
Il cantico di Maria, la piena di grazia, è semplicemente: Sì, eccomi!

L’anima mia magnifica il Signore: quello che sono è grazia, quello che faccio è grazia, quello che vivo è grazia. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente.
Non ho meriti e non ho progetti, ma solo stupore e gratitudine;
non ho certezze e non comprendo, solo mi affido;
non ho motivo di vanto e non ho pretese, ma solo esulta il mio spirito in Dio mio salvatore.
Canto la gioia di essere amata: accolgo esultando. Come potrei opporre resistenza all’irrompere della grazia? Come potrei lasciare spazio al sospetto di fronte alla luce?
Canto la libertà che si consegna nel “sì” senza riserve, nell’“eccomi” senza ripensamenti: mi dispongo all’obbedienza della fede. Tutte le tribolazioni della storia, tutto il dramma straziante della passione non sono una obiezione all’amore di Dio e alla sua sapienza, ma solo motivo per confermare che senza di Lui non possiamo far nulla e la libertà che sceglie la ribellione sprofonda nella desolazione e disperazione.
Canto la fedeltà coraggiosa e intraprendente che si fa intercessione.