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Beneficenza

I regali del Cardinale per il Fondo:
metà già assegnata,
a disposizione altri oggetti preziosi

L’iniziativa ha riscosso fin qui grande successo: offerte da privati dell’hinterland, della Brianza e del Lecchese. L’icona di Sant’Ambrogio ha fruttato il doppio del prezzo di base

di Filippo MAGNI

18 Dicembre 2015

«Il catalogo online è già più che dimezzato. I regali del Cardinale per il Fondo Famiglia Lavoro piacciono. Ma ci sono ancora a disposizione pezzi straordinari». Marco Amistani, presidente del Rotary club Meda e delle Brughiere, si dice soddisfatto dell’avvio dell’iniziativa di raccolta fondi tramite gli oggetti messi a disposizione dal cardinale Scola.

Come un completo da cucina libanese: un set di posate in acciaio col manico in porcellana decorato a formare la sagoma di un uccello. È stato donato a Scola quando, pochi mesi fa, ha fatto tappa a Beirut per poi recarsi nel campo profughi di Erbil, nel Kurdistan iracheno, per vedere le tragiche condizioni di vita di chi è costretto a fuggire dalla Siria. Oppure oggetti di antiquariato, come una sorta di lente d’ingrandimento di fine ottocento, utilizzata dagli artisti dell’epoca per realizzare o correggere le miniature: è stata messa a disposizione da una pittrice milanese che la custodiva con affetto e che ha scelto di contribuire anche con alcuni set di porcellane. Lo spirito solidale dell’iniziativa coinvolge acquirenti e donatori.

«Finora le offerte sono giunte tutte da privati, per lo più dall’hinterland milanese, dalla Brianza, dal Lecchese, da Como – racconta Amistani -. Ha avuto un grande successo l’icona raffigurante Sant’Ambrogio custode di Milano, assegnata quasi al doppio del prezzo di base». Gli oggetti sono infatti proposti a una cifra che rappresenta il minimo dell’offerta richiesta, stabilita secondo criteri di mercato certificati che garantiscono il valore del prodotto.

«Rimangono una quarantina di regali – precisa il presidente dell’associazione che supporta operativamente l’iniziativa della Diocesi -, tra i quali quello che mi ha colpito di più: un’icona della Madonna di Montevergine in trono. Vederla dal vivo ha emozionato anche me, che non sono un appassionato del tema». È stata realizzata dalla Scuola di Seriate secondo procedimenti tradizionali che ritengono la preghiera fondamentale per la realizzazione dell’opera d’arte sacra.

Dietro molti oggetti si nascondono storie di grande umanità. Come nel caso dei gioielli donati da una nobildonna milanese di 97 anni che ha scelto di offrire alcuni preziosi avuti in dono dal defunto marito: tra questi, una parure di coralli ricordo di un viaggio in Giappone (già assegnata) e un collare d’oro acquistato in un viaggio in Persia, dono tradizionale dei califfi, ancora disponibile. Così come è ancora nel catalogo un collier formato da foglie realizzate in oro giallo, dal peso importante, donato da una donna straniera.

Tra gli oggetti più curiosi spiccano inoltre 12 medaglie in bronzo, dono istituzionale della Regione a Scola, che raffigurano le province lombarde. Oppure quattro bicchieri decorati con la scritta araba “pace”, regalati all’Arcivescovo da una famiglia musulmana in occasione di una visita pastorale.

Gli interessati a una delle opere in catalogo possono chiamare il numero dedicato 340.7442797 (lunedì – venerdì 9.30-11.30 e 16.30-19, sabato 9-11), oppure scrivere a rotarymeda.famlav@libero.it, indicando per ciascuna opera il numero e l’importo offerto. Nell’arco di 48 ore si riceverà la risposta circa l’assegnazione delle opere, che potrà anche essere negativa qualora nello stesso lasso di tempo pervenisse un’offerta più alta.

 

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