Share

16 febbraio

Gli echi della Bibbia nella letteratura italiana

Alla Biblioteca Nazionale Braidense tavola rotonda in occasione della pubblicazione del “Dizionario biblico della letteratura italiana”. Crediti formativi per giornalisti e personale della scuola

8 Febbraio 2019

La storia della letteratura italiana, dalle origini ai giorni nostri, è imbevuta di riferimenti alla Sacra Scrittura: un rapporto che, a seconda degli autori, del periodo storico e della corrente di pensiero, può configurarsi come armonico o contrapposto, esplicito o allusivo, fedele all’originale biblico o variamente rielaborato. Questo spesso non emerge o non è riconosciuto dai lettori, siano essi destinatari comuni dell’opera letteraria, studenti chiamati ad apprendere e comprendere la tradizione del nostro Paese o lettori delle pagine culturali dei quotidiani. Si tratta dunque di riconoscere e capire le influenze che il testo sacro ha esercitato (e continua a esercitare) sulla letteratura italiana e, più in generale, sulla nostra cultura contemporanea, trasmessa anche attraverso i più moderni mezzi di comunicazione.

Si sviluppa su questi temi la tavola rotonda promossa dall’editore Itl-Centro Ambrosiano-Ipl, in collaborazione con Unione Cattolica della Stampa Italiana-Lombardia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Veneranda Biblioteca Ambrosiana, in programma sabato 16 febbraio, alla 9.30, a Milano, presso la Biblioteca Nazionale Braidense (via Brera 28, sala Maria Teresa), dal titolo «Letteratura senza Parola? Echi della Sacra Scrittura nella storia della letteratura italiana».

L’evento prende le mosse dalla pubblicazione del Dizionario biblico della letteratura italiana (edizioni IPL, 1056 pag, 90 euro), in cui centocinquanta autori, in quasi trecento lemmi, analizzano le correnti, i movimenti e i personaggi che hanno fatto e continuano a fare la storia letteraria del nostro Paese, mostrando come sia costantemente presente e affiori il riferimento alla Bibbia.

Dopo i saluti introduttivi di Alessandro Galimberti (presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lombardia) e monsignor Marco Ballarini (prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e direttore del Dizionario biblico della letteratura italiana), interverranno: Gioele Dix (David Ottolenghi), attore, regista e scrittore, su «Può andare in scena la storia divina?»; Paolo Pellegrini, Università di Verona, su «La Bibbia nella letteratura antica»; William Spaggiari, Università degli Studi di Milano, su «La Bibbia nella letteratura moderna»; Bruno Pischedda, Università degli Studi di Milano, su «La Bibbia nella letteratura contemporanea»;   Donatella Negri, giornalista, inviata TGR Lombardia, su «Sacra Scrittura e informazione nell’era dei social». Modera e conduce Silvia Guidi, giornalista de L’Osservatore Romano.

 

Crediti formativi

Il convegno è riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti e dà diritto a crediti formativi: per partecipare è necessario iscriversi sulla piattaforma Sigef.
L'evento rientra nelle iniziative di formazione e aggiornamento del personale della scuola promosse dall'Università Cattolica in quanto Soggetto qualificato dal MIUR ai sensi della Direttiva n. 170 del 21 marzo 2016. La partecipazione dà luogo agli effetti giuridici ed economici previsti dalla normativa vigente (nota MIUR n. 2915 del 15 settembre 2016). A quanti ne faranno richiesta verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Leggi anche

16 febbraio
Monsignor-Ballarini

Ballarini: «Presenze bibliche anche negli scrittori laici del Novecento»

Il Prefetto della Biblioteca Ambrosiana sottolinea un elemento portato alla luce dal nuovo “Dizionario Biblico della Letteratura Italiana”, di cui è direttore e che viene presentato in una tavola rotonda alla Braidense

di Annamaria Braccini