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24 novembre

Gerusalemme e Milano, le due città di Martini

Serata promossa dal Museo Diocesano. Alle 21 interverranno monsignor Pierbattista Pizzaballa, monsignor Luca Bressan e il giornalista Andrea Tornielli

22 Novembre 2016

Giovedì 24 novembre alle 21 il Museo Diocesano di Milano ospita «Gerusalemme-Milano: due città di Carlo Maria Martini», un incontro di approfondimento sulle tematiche interreligiose, sul ruolo di Gerusalemme, crogiolo di fedi, nell’ottica di Carlo Maria Martini che ha scelto di vivere gli ultimi anni della sua vita proprio in quella città di cui apprezzava il via vai di culture, etnie, fedi e persone.

A parlarne sono mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore Apostolico del Patriarcato di Gerusalemme e mons. Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale. Il ruolo di moderatore è affidato ad Andrea Tornielli, vaticanista de La Stampa.

Gerusalemme e Milano si incontrano idealmente al Museo Diocesano, istituzione voluta dal cardinal Martini, nell’ottica di un dialogo sempre più attivo e fecondo tra culture e fedi. La Milano meticcia e metropoli d’Europa che si va costruendo presenta tratti sempre più simili alla Gerusalemme capitale delle fedi e dei loro luoghi santi, oltre che crocevia fondamentale delle tensioni politiche e sociali che partono dal Mediterraneo per incendiare il mondo intero.

La custodia della tradizione, la capacità di accettare la sfida dell’ascolto e del dialogo, la volontà di lottare per ricevere in dono quella pace che il salmista ci chiede di invocare per Gerusalemme (e che rimane ancora conquista da realizzare), il coraggio di contrastare con la testimonianza dell’amore e del dono di sé la violenza che si erge sempre più a logica del mondo, sono tutti temi che permettono oggi di leggere e di comprendere Milano come Gerusalemme.

Sono temi che Carlo Maria Martini ha affrontato sia da cardinale, nel suo lungo magistero episcopale a Milano, sia nel suo soggiorno a Gerusalemme. Sono temi che hanno segnato la sua predicazione, il suo pensiero, la sua interpretazione della storia e del nostro tempo.

L’occasione del rilancio dell’iniziativa “un capolavoro per Milano” consente di coniugare questi temi all’interno di quella grande icona interpretativa che è la figura dei Magi. Questi saggi che giungono a riconoscere l’identità del Messia sono il simbolo dell’atteggiamento da assumere per abitare la complessità del presente: energia per la ricerca, capacità di porsi domande e di imparare dalla vita, allenamento alla durata e resistenza ascetica per giungere alla maturità, attitudine alla contemplazione.

Milano e Gerusalemme diventano in questo modo canovacci dentro i quali scoprire le tracce del disegno di amore che Dio ci ha rivelato nel suo figlio Gesù Cristo, come il mistero richiamato dal capolavoro di Dürer ci richiama alla mente.

La serata s’inserisce tra le iniziative collaterali che accompagnano l’esposizione, in programma fino al 5 febbraio 2017, de L’Adorazione dei Magi, il capolavoro di Albrecht Dürer (Norimberga, 1471-1528), straordinario protagonista del Rinascimento tedesco ed europeo, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, che celebra i primi 15 anni di attività del Museo Diocesano di Milano, nato nel 2001 per volontà del cardinale Carlo Maria Martini.

Il percorso di visita si conclude nella basilica di Sant’Eustorgio con l’esposizione del reliquiario, espressione del gusto dell’oreficeria lombarda di inizio Novecento, che conserva le reliquie dei Magi.

L’ingresso al dibattito è gratuito.

Per l’occasione, il Museo Diocesano rimarrà aperto fino alle 22 con possibilità di visitare le collezioni permanenti e l’Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer (biglietto: € 8,00).