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DON VITTORINO ZOIA«LA GENTE ATTENDE SEGNALI FORTI»

5 Giugno 2008

«I punti toccati dal Cardinale mettono il dito nella piaga», secondo don Vittorino Zoia, parroco di San Leonardo da Porto Maurizio nel quartiere gallaratese. L’Arcivescovo ha parlato «di situazioni concrete, quotidiane, oggettive che purtroppo segnano il vissuto e il tessuto quotidiano del nostro vivere civile». Oggi il cittadino «è in una posizione di attesa di segnali forti da parte di chi ha responsabilità nella società», ha detto il parroco. E ha chiarito: «Forti non nel senso dell’uomo forte, ma di una presa di coscienza di responsabilità e di intervento con scelte e progetti che possano suscitare di nuovo nelle istituzioni una fiducia e una speranza».

Secondo don Zoia il cittadino non si “defila”, anche se «c’è il rischio di rifugiarsi nel privato», la verità è che «si sente molto spesso solo». Non parla della persona che ha la possibilità di un’aggregazione di volontariato o di interesse politico, ha chiarito, ma del cittadino comune, «che vive la realtà del quartiere, della città, ma non si identifica in qualcosa di particolare e quindi si sente solo».

Nel suo discorso alla città il cardinal Tettamanzi ha parlato anche di responsabilità politica dei cittadini. «L’espressione del voto o di qualche altra scelta, come il referendum o movimento di quartiere sui problemi dell’ambiente, è abbastanza vissuta», ha ammesso don Zoia, «ma mi pare che il cittadino non veda un’espressione affidabile e credibile al di là di quella che è l’incetta di voti e consensi, che non sembrano colmare poi la “distanza” tra l’istituzioni e la vita quotidiana».

E in tutto questo come si pone la parrocchia? «Come ricordava l’Arcivescovo emerito Carlo Maria Martini è una comunità alternativa per grazia, che poi diventa anche un compito. La comunità cristiana dovrebbe recepire gli stimoli che vengono dal vissuto sociale e civile per recuperare sempre più la grazia che le è data di essere la comunità del Signore e dall’altra per essere quello che il cardinal Tettamanzi ci richiama: sale e luce della terra».