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L’evento

Don Bosco è arrivato a Milano… in tram

L’urna è giunta in città a bordo di uno storico mezzo dell’Atm; ad accoglierla, malgrado la pioggia, numerosi fedeli. In Duomo la preghiera dei catechisti presieduta da monsignor Delpini: «Sul suo esempio annunciate il Vangelo ai più piccoli»

di Loris CANTARELLI

1 Febbraio 2014

Dopo avere fatto il giro del mondo, nelle “cinque giornate” della sua Peregrinazione in Diocesi San Giovanni Bosco è arrivato anche a Milano, oggi pomeriggio, in un’altra tappa della grande e lunga festa che conferma l’affetto suscitato ancora dalla sua figura alla vigilia del bicentenario della nascita.
Spettacolare l’arrivo nel capoluogo lombardo. Don Bosco è giunto nel cuore della città proprio come un comune cittadino, a bordo di un tram storico di tipo carrelli “Milano 1928”, messo a disposizione dall’Atm. Il mezzo, scortato da due vigili urbani in motocicletta, è uscito dal deposito tra le vie Teodosio e Leoncavallo alle 12.15 e alle 14, in perfetto orario, è arrivato in piazza Fontana, gremita – nonostante la pioggia battente – da un migliaio di ragazzi dagli oratori cittadini. Ad accogliere l’urna e ad accompagnarla in processione fin sul sagrato del Duomo, col sottofondo musicale di una banda, il Vicario generale monsignor Mario Delpini e l’assessore all’Educazione del Comune di Milano Francesco Cappelli.
In Duomo monsignor Delpini ha presieduto il momento di preghiera a cui hanno partecipato circa 6 mila persone tra catechisti e ragazzi degli oratori e delle parrocchie ambrosiane. I ragazzi di oggi paiono «scoraggiati», occorre insegnare loro ad avere stima di sé, proprio come sapeva fare don Bosco, ha detto il Vicario generale, che ha invitato «a trasmettere le fede per cui oggi ci è chiesto di rinnovare l’impegno, e di annunciare il Vangelo ai più piccoli, sull’esempio del padre e maestro della gioventù Don Bosco, che qui veneriamo». Ha inoltre esortato ad annunciare Gesù «con l’entusiasmo di chi sa amare oltre misura».
Nel pomeriggio la Galleria del Corso è stata trasformata in un grande oratorio, con giochi e gare come in un qualsiasi cortile racchiuso tra un campanile e una canonica, luoghi-simbolo del messaggio di don Bosco. Animazione che poi culminerà in serata con la “passeggiata notturna” dei giovani che accompagneranno l’urna del Santo lungo le vie della movida, dal Duomo fino alla Basilica di Sant’Agostino.

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