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Lutto

Cordoglio della diocesi ambrosiana per la morte di mons. Luigi Belloli

Si è spento sabato 5 novembre, all’età di 88 anni, nella sua amata Inveruno dove si era ritirato dopo la rinuncia, per raggiunti limiti di età, alla sede episcopale di Anagni-Alatri il 6 marzo 1999. I funerali si svolgeranno domani, 7 novembre, alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Inveruno. La celebrazione eucaristica di suffragio sarà presieduta dal cardinale arcivescovo Angelo Scola, con il quale concelebrerà il Cardinale Dionigi Tettamanzi, successore di mons. Belloli come rettore del Pontificio Seminario Lombardo di Roma.

di Claudio MAZZA

6 Novembre 2011

Mons. Luigi Belloli, vescovo emerito di Anagni-Alatri e canonico onorario della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, si è spento sabato 5 novembre, all’età di 88 anni, nella sua amata Inveruno dove si era ritirato dopo la rinuncia, per raggiunti limiti di età, alla sede episcopale di Anagni-Alatri il 6 marzo 1999. I funerali si svolgeranno domani, 7 novembre, alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Inveruno. La celebrazione eucaristica di suffragio sarà presieduta dal cardinale arcivescovo Angelo Scola, con il quale concelebrerà il Cardinale Dionigi Tettamanzi, successore di mons. Belloli come rettore del Pontificio Seminario Lombardo di Roma.
Ci piace ricordare alcuni tratti della sua vita con le parole che lui stesso, mons. Belloli, pronunciò durante la cerimonia patrocinata dal comune e dalla parrocchia di Inveruno per il suo ventesimo anniversario di episcopato: «Sono tornato a Inveruno con un sentimento di gioia perché dopo i lunghi viaggi tra Milano, Pavia, Roma e Anagni ho desiderato veramente rientrare nella mia vecchia abitazione dalla quale sono stato assente fin dalle scuole elementari. Ora dedico il mio tempo alla lettura che rappresenta una tra le mie grandi passioni ma che purtroppo ho trascurato spesso per via degli impegni e addirittura, quando posso, faccio delle lunghe passeggiate nei boschi lungo il Ticino e ho scoperto solo ora dei luoghi fantastici dai quali sono rimasto lontano per lunghi anni. Ho lasciato Inveruno quando ero molto giovane al fine di intraprendere il servizio religioso. Infatti ho iniziato a studiare teologia, che mi ha preparato al sacerdozio, nel seminario di Venegono Inferiore e poi ho continuato gli studi a Milano per un lungo tempo. Nel 1946 fui nominato sacerdote dall’arcivescovo di Milano, Alfredo Ildefonso Schuster e per me fu un momento di grande commozione e felicità. Conclusi gli studi a Milano, ottenni il dottorato in teologia che mi permise di insegnare presso il collegio San Carlo di Milano e successivamente ottenni la nomina di rettore nel collegio Borromeo di Pavia, educando – per riprendere una frase affermata da San Carlo – giovani “ricchi d’ingegno ma poveri di censo”. Infine sono stato nominato il 6 gennaio 1988 vescovo di Anagni-Alatri, due cittadine del Lazio, e dopo undici anni di incarico sono tornato finalmente a casa».
E Inveruno non l’ha dimenticato. Come non l’hanno mai dimenticato i suoi fedeli della diocesi di Alatri-Anagni, per i quali «è ancora il “pastore buono”, amico, fratello e padre nella fede». Il ricordo è affidato al suo secondo successore, mons. Lorenzo Loppa: «In undici anni di episcopato ha trasformato la Sua Cattedra come unico e insostituibile centro di vita e di unità della Chiesa di Anagni-Alatri, dando a tutti il vero senso della Diocesi. Ci ha rinvigorito, avvalorati, fortificati con la Sua Parola e con il Suo servizio svolto nel nome di Dio, proprio come recita il suo motto “l’olio di letizia che si diffonde”, apportando nei nostri cuori la grazia e la pace».
Un affetto reciproco, che mons. Belloli ribadì in occasione del suo ottantesimo compleanno quando la sua diocesi lo invitò ad Anagni per festeggiarlo “in famiglia”: «Vi ho sempre nel cuore, tutti e ciascuno, e vi ringrazio per l’affetto sincero e filiale che avete nei miei confronti… Vi assicuro che Anagni e tutta la sua Chiesa ha un ricordo giornaliero nelle mie preghiere. Del resto, sia pure come emerito, ossia come chi non esercita più l’ufficio ma ne conserva l’onore, manterrò ancora il nome di Vescovo di Anagni-Alatri… Questa mia vita fino alla morte e dopo la morte continuerà ad appartenere a voi!». Durante l’episcopato fondò con l’aiuto del prof. Ludovico Quattrocchi la Scuola Cattolica Diocesana, Scuola Media Ginnasio “Bonifacio VIII” e il Liceo “Leoniano”. A ricordo del suo operato l’Accademia Bonifaciana gli ha conferito il Premio Internazionale Bonifacio VIII.