Share

13 aprile

Con gli ulivi verso la Pasqua

Il solenne Pontificale della Domenica delle Palme sarà presieduto dall’Arcivescovo, che guiderà anche la processione con le comunità etniche dalla chiesa di S. Maria in Camposanto al Duomo. Si apre la Settimana Santa

di Luisa BOVE

6 Aprile 2014

Mentre la Chiesa ambrosiana vive l’ultimo tratto di cammino quaresimale, già punta lo sguardo alla Domenica delle palme del 13 aprile. Alla tradizionale processione, guidata dall’arcivescovo Angelo Scola, parteciperanno anche le comunità etniche presenti in Diocesi e che si raduneranno poi in Duomo per il solenne Pontificale. Ma come si svolgerà la processione lo spiega monsignor Claudio Fontana, Maestro delle cerimonie della Cattedrale: «Al giorno d’oggi il percorso processionale è relativamente breve: la benedizione delle palme e degli ulivi avviene presso la chiesa di S. Maria Annunciata alle 10.30, dietro l’abside del Duomo, quindi la processione si snoda lungo il fianco meridionale della Cattedrale, facendo ingresso infine dal portale maggiore della facciata».

Ma è sempre stato così?
No. Anticamente il cammino era più lungo, partendo dalla basilica di S. Lorenzo e ricalcando l’ultimo tratto del percorso di ingresso degli Arcivescovi in città: la figura stessa dell’Arcivescovo veniva a impersonare il Salvatore accolto nella città di Gerusalemme. I canti che ancora oggi come un tempo accompagnano la processione hanno un’origine molto antica, attingendo al testo biblico ed elaborandolo in acclamazioni e invocazioni rivolte a Cristo stesso, che viene riconosciuto come Dio, Signore, Salvatore, Re, Giudice.

Qual è il significato della processione?
Le parole che introducono il rito ne offrono il senso: «Con fede viva accompagniamo il nostro Salvatore nel suo ingresso alla città santa e chiediamo la grazia di seguirlo fino alla croce per essere partecipi della sua resurrezione». Accompagnare il Signore Gesù a Gerusalemme è, infatti, dichiarare di voler condividere, nella potenza del mistero liturgico e nella concretezza della vita, i giorni cruciali della sua Pasqua.

Oltre alle comunità etniche è una festa che vede la presenza anche di tanti milanesi?
Anzitutto alcune presenze significative legate alla spiritualità laicale come l’Arciconfraternita del Sacramento e gli ordini di Malta e del Santo Sepolcro, poi le tante persone che abitualmente frequentano la cattedrale come casa di preghiera e, infine, numerosi fedeli anche tra i turisti che visitano la nostra città. È bene ricordare che ogni parrocchia nelle stesse ore mattutine è solita compiere la processione delle palme e questo evidentemente trattiene da una presenza più massiccia in Cattedrale.

La liturgia ambrosiana in che cosa si caratterizza in questo giorno?
Nella Domenica delle Palme, accanto al percorso segnato dalla processione e dalla relativa Eucarestia, esiste nella liturgia ambrosiana una ulteriore possibilità di celebrazione che mette a tema, sei giorni prima della Pasqua, l’unzione di Gesù presso il villaggio di Betania, profezia della sua prossima passione. Le due messe leggono brani ravvicinati del Vangelo di Giovanni, concludendo così la serie delle grandi pagine giovannee di Quaresima e introducendo la Settimana autentica, con un’attenzione quasi cronologica al susseguirsi degli eventi. Il portale spalancato del Duomo che accoglie la processione dei fedeli è anche aperto sui seguenti giorni della Settimana grande e santa.

Diretta tv e web

Il solenne Pontificale della Domenica delle Palme che l’Arcivescovo presiederà in Duomo domenica 13 aprile sarà trasmesso in diretta da Telenova 2 e da www.chiesadimilano.it a partire dalle 10.50. Radio Mater manderà in onda l’omelia del cardinale Scola in differita alle 12.30. Radio Marconi, invece, manderà in onda una sintesi lunedì 14 aprile alle 19.

Leggi anche

Stranieri
comunità romena

Così i romeni si preparano
alla Settimana Santa

I cattolici provenienti dal Paese dell'Est saranno una delle comunità etniche presenti al Pontificale delle Palme. Il cappellano don Marcel Mitilelu: «L'invito dell'Arcivescovo è stato accolto con molto piacere»

di Francesca LOZITO