Sirio 26-29 marzo 2024
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Solidarietà

Anche a Milano “ProTetto: Rifugiato a Casa Mia”

La Chiesa ambrosiana aderisce al progetto lanciato da Caritas Italiana nel 2014, che fa incontrare rifugiati e famiglie disponibili a sperimentarsi nell’accoglienza per un periodo di sei mesi

16 Marzo 2016

Dopo l’esperienza pilota del Progetto “Rifugiato a Casa Mia”, promosso da Caritas Italiana e concluso nel 2014, riparte la seconda fase del progetto, con l’adesione di 70 Diocesi italiane tra cui la Diocesi di Milano.

“ProTetto: Rifugiato a Casa Mia” mette insieme persone rifugiate (titolari di protezione umanitaria) e famiglie che avranno l’opportunità di sperimentarsi nell’accoglienza. L’obiettivo fondamentale è quello di realizzare «un’accoglienza diffusa e di integrazione», che possa creare quelle condizioni per far nascere all’interno delle famiglie, della Chiesa e delle comunità cristiane, un “circolo virtuoso” di solidarietà, accoglienza e condivisione.

I soggetti coinvolti in questa fase del progetto sono in primis la famiglia, che per sua natura è luogo privilegiato di autentica accoglienza nel segno della solidarietà e della condivisione, che dovrà accogliere la persona rifugiata nell’ambiente familiare, cercando di renderla autonoma e creando quelle minime condizioni per il successo positivo del percorso di accoglienza e integrazione. Il secondo soggetto del progetto è la persona che verrà accolta, già titolare di un permesso di soggiorno definitivo con lo status di “rifugiato” e che quindi ha definito in modo chiaro la sua presenza in Italia.

Il progetto “ProTetto: Rifugiato a Casa Mia” prevede la permanenza in famiglia di una persona rifugiata per 6 mesi, durante i quali si cercherà di creare assieme un percorso di accompagnamento e di integrazione nel tessuto sociale, civile e comunitario parrocchiale.

Per l’accompagnamento della famiglia e del rifugiato la Caritas Ambrosiana mette a disposizione un operatore sociale di riferimento che, assieme ai soggetti coinvolti, seguirà il percorso di integrazione dell’accoglienza e della permanenza in famiglia fino alla fine dell’esperienza.

Gli interessati possono contattare: protetto@caritasambrosiana.it