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20 settembre

Al Pime di Milano il «Congressino missionario»

Consegna del crocefisso ai partenti e celebrazione del 25° della missione in Cambogia, dell'Associazione Laici e di “Giovani e missione”

11 Settembre 2015

Saranno tre venticinquesimi anniversari che si celebrano durante questo 2015 al centro dell’84° Congressino missionario, l’appuntamento che segna l’inizio del nuovo anno per i missionari del Pime, domenica 20 settembre, presso la sede di via Mosé Bianchi 94 a Milano, a partire dalle 10. A presiedere la celebrazione eucaristica – cuore della mattinata – saranno padre Toni Vendramin e padre Franco Legnani, tra i primi missionari a partire nel 1990 per l’allora nuova missione aperta dal Pime in Cambogia. Il Congressino sarà l’occasione per rendere grazie per i frutti del cammino compiuto in questo Paese, segnato nella sua storia recente dalle grandi sofferenze causate dal genocidio messo in atto dagli khmer rossi.

Ma durante la giornata si celebrerà il compleanno importante anche di altre due esperienze partite durante quello stesso anno: l’Associazione Laici Pime, associazione di laici che desiderano dedicare qualche anno della loro vita al servizio della missione ispirandosi al carisma dell’istituto, e “Giovani e missione”, il cammino di apertura al mondo rivolto ai giovani dagli animatori del Pime che prevede la possibilità di trascorrere un’estate in missione come momento forte all’interno della propria crescita nella fede. A queste tre esperienze sono dedicati anche i tre libri «ALPosto giusto», «Giovani e missione: destinazione mondo» e «Missione Cambogia», che per ciascun ambito raccolgono le pagine più belle di questi 25 anni: verranno presentati durante la giornata.

Fare memoria per i missionari non vuole però solo essere ricordo del passato; si intreccia sempre con l’oggi della missione. E dunque – come ogni anno – il Congressino sarà anche l’occasione per la consegna del crocifisso ai missionari che si apprestano a partire per la loro prima destinazione. Insieme alla promessa definitiva di aggregazione all’istituto da parte di alcuni giovani che studiano nel Seminario teologico di Monza. In particolare domenica 20 saranno in cinque a ricevere il crocifisso in vista della loro partenza: per i missionari del Pime padre Dominic Hashda destinato alla Papua Nuova Guinea; per le missionarie dell’Immacolata suor Chiara Colombo, destinata alla Papua Nuova Guinea, suor Silvia Leoni, destinata al Bangladesh, e suor Sunitha Pamula, destinata al Brasile Sud; per l’Associazione Laici Pime Roberto Longoni, destinato in Bangladesh.

Tra le altre proposte della giornata l’apertura straordinaria del Museo popoli e culture visitabile gratuitamente dalle 12 alle 17. Alle famiglie con bambini sarà offerta la possibilità di utilizzare la Guida per esploratori museali, un simpatico strumento dedicato a loro che aiuta a compiere un percorso attivo e coinvolgente alla scoperta delle meraviglie del museo. Inoltre sempre presso il Museo popoli e culture sarà possibile visitare anche una mostra di icone contemporanee.

Info: www.pimemilano.com

Un volume sulla "Missione Cambogia"

Nel contesto del Congressino del Pime sarà presentato il volume Missione Cambogia. I primi 25 anni del Pime nella terra dei khmer (196 pagine, 16 di inserto fotografico; 10 euro), di Gerolamo Fazzini, giornalista e scrittore, autore di reportages in vari Paesi, consulente di direzione per il settimanale Credere e il mensile Jesus, editorialista del quotidiano Avvenire, già direttore editoriale di Mondo e Missione, mensile del Pime, istituto con il quale continua a collaborare nell’ambito della comunicazione. Sulla base di un reportage dell’autore nelle missioni del Pime e degli scritti dei protagonisti, il libro ricostruisce la storia e il senso della presenza dell’istituto in Cambogia, totalmente a servizio della giovane e fragile, ma entusiasta e dinamica Chiesa locale. È il 23 novembre 1990 quando, in risposta a una richiesta giunta al Pime dalla beata Madre Teresa di Calcutta, padre Toni Vendramin, missionario del Pime, parte per la Cambogia. Sono gli anni in cui il Paese si sta faticosamente rimettendo in piedi dopo il drammatico periodo dei khmer rossi (1975-1979), che ha lasciato dietro di sé due milioni di vittime su una popolazione di otto, decine di migliaia di feriti e mutilati, famiglie alla fame. Dei 65 mila cattolici censiti nel 1970 ne rimangono, a distanza di pochi anni, solamente poche migliaia, dispersi in tutto il Paese. Non potendo essere presente come istituto missionario, il Pime apre l’ong New Humanity, che promuove progetti di sviluppo rurale, educazione delle donne e cura dei disabili fisici e mentali. Col tempo, mano a mano che anche per la Chiesa cattolica si aprono nuovi spazi, diversi missionari del Pime, di varie nazionalità, si alterneranno nel Paese, coinvolgendosi sempre più nella pastorale, attivandosi per la ricostituzione delle comunità cristiane, per l’annuncio del Vangelo ai non cristiani e la testimonianza della carità, in dialogo con il mondo buddista.